Incidente in una gara di raftingTre feriti in Trentino, una è in coma

L'equipaggio della Bosnia si è rovesciato durante la discesa del campionato europeo a Mezzana. In condizioni critiche una ragazza di 22 anni, capitano del team, rimasta sott'acqua priva di conoscenza e ricoverata in rianimazione con un grave trauma cranico



MEZZANA. Le impetuose acque del torrente Noce, in Val di Sole e forse una manovra sbagliata dell’equipaggio sono alla base dell’incidente avvenuto ieri durante una gara di rafting (i gommoni che scendono lungo la corrente dei fiumi), nella quarta giornata dei Campionati Europei di Rafting in corso in Trentino. Il gommone della squadra bosniaca s’è rovesciato e o ora la capitana Branka Stulica, 23 anni, lotta con la morte al S.Chiara.

Erano circa le 13.30 e le ragazze - la specialità R6 prevede che sull’imbarcazione ci siano sei atleti - della rappresentativa bosniaca avevano quasi terminato la loro prova. Il loro gommone arrancava tra i flutti, guidato con maestria dal giovane equipaggio, quando all’improvviso s’è rovesciato, sbalzando l’equipaggio in acqua, tra le rapide e le pietre del Noce. Quattro atlete sono riuscite a raggiungere la riva e un’altra le ha seguite qualche istante più tardi, stremata e leggermente ferita.

Assai meno fortunata Branka Stulica, che potrebbe essere rimasta impigliata sotto l’imbarcazione e che, per questo, è stata trascinata a valle. Lunghi, lunghissimi minuti d’apprensione quelli vissuti dal pubblico e dagli organizzatori che hanno assistito alla drammatica scena, senza riuscire ad intravedere la ragazza, dalla sponda del torrente.

Subito sono scattati i soccorsi e oltre venti minuti più tardi, il corpo esanime della ragazza è stato trovato un paio di chilometri a valle rispetto al punto in cui era avvenuto l’incidente. A scorgerla, immobile su una sorta di minuscola spiaggia, a poca distanza dal Laghetto di Dimaro, è stato Vincenzo Minnenna, guida e maestro federale di rafting, allertato subito dopo il ribaltamento dell’imbarcazione, che l'ha soccorsa insieme alle guide del Rafting center Val di Sole.

L’uomo, che è anche vigile del fuoco, ha subito praticato il massaggio cardiaco alla giovane e, contemporaneamente, da Mattarello s’è alzato in volo l’elicottero di Trentino Emergenza con infermiere e medico rianimatore a bordo. Le condizioni di Branka Stulica sono subito parse gravissime: la ventitreenne aveva sbattuto il capo sulle rocce e perso i sensi, rimanendo con il capo sott’acqua, e quindi senza respirare, per diversi minuti.

I soccorritori sono riusciti a ripristinare le sue funzioni vitali. Poi il volo al S.Chiara di Trento, dove la ragazza ha purtroppo avuto un altro arresto cardiaco. Nuovamente strappata alla morte, è stata accolta nel reparto di rianimazione: le sue condizioni sono gravissime.

Sull’episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Cles, comandati dal capitano Luca Lombardelli, che hanno ascoltato decine di testimoni per cercare di avere un quadro preciso di quanto accaduto ed individuare eventuali responsabilità. Le gare sono state subito sospese fino alle 9 di stamattina e oggi capitani e organizzatori, che ieri sono stati protagonisti di due distinte e drammatiche riunioni, prenderanno una decisione definitiva sul prosieguo della manifestazione. (l.s.)













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