In via Brennero arrivano le ruspe 

Giù l’ex Euromix, la città volta pagina: in giugno il nuovo Lidl


di Andrea Selva


TRENTO. In via Brennero si volta pagina. Ieri pomeriggio alle 13 e 30 un demolitore ha cominciato ad abbattere i pilasti in cemento armato del capannone ex Euromix: l’obiettivo è di riqualificare l’intera area entro il prossimo giugno quando (come si vede nella ricostruzione che pubblichiamo qui accanto) l’area dovrà ospitare un supermercato Lidl e due grandi aree destinate al parcheggio dell’attività commerciale, ma disponibili anche per altre esigenze.

Ma al di là dell’operazione immobiliare, la demolizione cominciata ieri ha un grande valore simbolico per la città: «Abbiamo lavorato mesi per dare il via a questa operazione, che ci permetterà di cancellare quello che per anni è stato un pessimo biglietto da visita per la nostra città» ha detto ieri il vice sindaco e assessore all’urbanistica, Paolo Biasioli. E non ha usato mezzi termini: «Si tratta di un vero e proprio ecomostro» ha dettoancora Biasioli che ieri era presente sul posto assieme a vari consiglieri comunali tra cui Pattini, Giuliani, Lombardo e Maschio.

L’area sarà completamente riqualificata, ma quello che molti identificano come il vero ecomostro (l’immobile ex Frizzera, al centro dell’area) resterà in piedi: il progetto prevede infatti una riqualificazione dell’edificio che ospiterà un supermercato Lidl al piano terra e uffici ai piani superiori.

Chi sono i protagonisti dell’operazione? Il Comune di Trento che ha naturalmente seguito la pratica dal punto di vista urbanistico, ma soprattutto Mak Invest che ha acquistato l’intera area e ha raggiunto un accordo con Lidl per la cessione dell’intero lotto a lavori terminati. I lavori saranno eseguiti da Mak Costruzioni.

«Si tratta di un’operazione da 12-13 milioni di euro» spiega Mirco Petri, amministratore delegato di Mak invest, che sottolinea (come approfondiamo nel pezzo qui sotto) il valore ambientale dell’area oltre all’operazione immobiliare. Il gruppo Lidl ieri ha confermato l’obiettivo di aprire un nuovo punto vendita entro l’estate, ma non è ancora chiaro se l’apertura del nuovo punto vendita coinciderà con la chiusura di un altra area commerciale in città, probabilmente quella sulla rotatoria di via Maccani, distante poche centinaia di metri dal cantiere di via Brennero: «Possiamo comunque dire che il nuovo punto vendita sarà di ottimo livello, per offrire la migliore esperienza alla clientela» ha detto un funzionario del gruppo, confermando l’interesse per la piazza trentina per la grande distribuzione.

L’accordo con il Comune è stato raggiunto attraverso la cessione di parte dell’area sul fronte di via Brennero (superficie utile per allargare la pista ciclabile) e con la disponibilità di buona parte dei parcheggi (80 su 215) per le esigenze della città: «Si tratta di parcheggi che saranno aperti al pubblico tra le 6 del mattino e le 22 e che di fatto permetteranno di considerare l’area una sorta di parcheggio di attestamento da cui raggiungere il centro con i mezzi pubblici, ma anche con le biciclette visto che nella parte sud dell’area, dove prima c’erano i bus di Trentino Trasporti, sarà realizzata una nuova postazione di bike sharing» ha detto ancora l’assessore Biasioli.

Grande curiosità ieri da parte dei cittadini per l’avvio dei lavori di demolizione, con la speranza da parte dei residenti che sia presto messo rimedio al degrado che da anni ormai ha trasformato il paesaggio di questa zona della città in un “paesaggio di guerra”.

Mentre via Brennero volta pagina, fa impressione la notevole perdita di valore dell’area ex Frizzera che era entrata nel patrimonio dell’immobiliarista Loris Todesco per 25 milioni di euro nei primi anni Duemila e ora - dopo il fallimento del gruppo originario - è oggetto di un’operazione che complessivamente (comprese le opere in programma) vale meno della metà.













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