In Trentino sono già arrivati i primi pollini

La Fondazione Mach pubblica il bollettino: attenzione particolare a cipressi, ontani e noccioli



TRENTO. Parte la stagione di fioritura per cupressacee, nocciolo e ontano ed arrivano in atmosfera i primi pollini invernali. Per cipresso e ontano si registra un lieve anticipo di dispersione, mentre la comparsa di polline di nocciolo è in linea con gli anni precedenti, con concentrazioni al momento ancora basse ma che raggiungeranno il picco a metà febbraio. Le rilevazioni sono effettuate dal Centro di Monitoraggio Aerobiologico della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, che proprio in questi giorni ha ripreso la pubblicazione del bollettino pollini.

Nocciolo (Corylus avellana), ontano (Alnus sp.) e cupressacee sono piante che iniziano a fiorire generalmente verso fine gennaio, rilasciando i pollini che vengono dispersi in atmosfera in questo inizio stagione, responsabili dello scatenamento delle prime reazioni allergiche nei soggetti sensibili. Le concentrazioni polliniche misurate in aria risultano per ora piuttosto basse, ma indicano chiaramente la partenza della stagione di fioritura, e tenderanno ad aumentare gradualmente per arrivare al picco massimo di emissione, che si presenta generalmente verso metà febbraio per ontano e nocciolo, a marzo per le cupressacee/taxacee, famiglie che comprendono diverse specie (cipresso, thuja, tasso, ed altre), le cui fioriture si susseguono per esaurirsi a fine aprile.

L’informazione viene diffusa dal Centro di Monitoraggio Aerobiologico di S. Michele a/Adige che dal 1989, attraverso un monitoraggio continuo delle particelle biologiche presenti in aria, rileva la presenza di pollini e spore allergeniche.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.