In marcia per salvare il Noce ed i suoi affluenti
Domenica appuntamento alle Contre di Caldes per quanti credono necessario frenare la corsa alle centrali idroelettriche: trenta le richieste ora sotto esame
VAL DI SOLE. Svelata ieri a Trento la prima edizione della Marcia Fluviale a difesa del fiume Noce in Val di Sole. L’idea, nata in seno al Comitato permanente per la difesa del fiume Noce, nasce dalla volontà di sensibilizzare cittadini e amministratori sull’importanza di salvaguardare il Noce quale “paesaggio rappresentativo” della Valle di Sole.
“Per le sue particolari caratteristiche ambientali e paesaggistiche e per le possibilità di pratiche ricreative e sportive che offre, il fiume costituisce uno degli elementi fondamentali e distintivi per l’offerta turistica e per l’economia della valle – scrive il Comitato. - Tra il 2007 e il 2016 i Servizi provinciali competenti e la Giunta della Provincia di Trento, oltre a rinnovare e a modificare precedenti concessioni per la produzione di energie rinnovabili, hanno rilasciato molte nuove concessioni di derivazione d’acqua dal Noce e dai suoi affluenti a Comuni, Amministrazioni Separate di Uso Civico (Asuc), società a capitale misto, pubblico e privato e a soggetti privati.
Nonostante le numerose concessioni già rilasciate negli ultimi anni e i molti impianti già in funzione, a cominciare da quelli storici costruiti nella prima metà del Novecento, gli appetiti collegati al cosiddetto oro blu del XXI secolo non sono ancora stati saziati, almeno in Val di Sole.
Ad oggi le “istanze in itinere per poter derivare acqua ad uso idroelettrico” in territorio solandro ammontano ad almeno una trentina, ripartite quasi equamente tra il Noce e i suoi affluenti (Rabbies, Vermigliana, Meledrio, torrente Presena, rio Corda, rio Saleci, rio San Leonardo, rio Poia). Consapevoli che la sola istituzione della “Rete di Riserve dell’Alto Noce” (Parco fluviale del Noce) – da Noi promossa fin dal 2008 – non garantisce una protezione contro questo vero e proprio “assalto idroelettrico”, abbiamo pensato di organizzare la Prima marcia fluviale in difesa del fiume Noce, coinvolgendo residenti e ospiti”.
Come annunciato negli scorsi giorni, la manifestazione si terrà domenica prossima con ritrovo alle Contre di Caldes, alle 18. Per raggiungere Caldes tre saranno le possibili alternative: una passeggiata da Malé a Caldes con partenza dal ponte dei Molini di Malé alle 17; una passeggiata da Cavvizzana dopo aver preso parte alle visite guidate gratuite all’incubatoio della trota marmorata a cura dell’Associazione Sportiva Pescatori Solandri e un’avvincente discesa fluviale gratuita da Monclassico a Caldes offerta dai Centri Rafting della Valle di Sole (partenza dal ponte di Monclassico alle 17). In quest’ultimo caso è obbligatoria la prenotazione tramite il sito internet ufficiale del comitato.
La marcia si concluderà con un incontro pubblico alle Contre di Caldes alle 18, dove saranno illustrate le principali richieste del Comitato indirizzate agli amministratori locali e provinciali: una legge che vieti lo sfruttamento idroelettrico del Noce da Cusiano a Mostizzolo, una legge che escluda, per i soggetti privati, la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità dei “progetti concernenti la realizzazione e l’esercizio di derivazioni a scopo idroelettrico” e un’equa distribuzione delle risorse finanziarie prodotte dalle centrali idroelettriche già in funzione o in corso di costruzione a tutti i Comuni solandri, con ricadute dirette a beneficio dei cittadini. (s.z.)