In città scoppia la pace tra Pd, Upt e Patt

Le elezioni provinciali fanno riaprire il dialogo dopo la spaccatura della scorsa primavera e la sconfitta alle comunali


di Roberto Gerola


PERGINE. Le elezioni comunali di maggio? Sono state la conseguenza di un incidente di percorso. Sembra questa la definizione più adeguata di quanto è avvenuto a Corradi & Co. visto l’esito delle elezioni provinciali e le dichiarazioni che Upt, Patt e Pd ci hanno rilasciato ieri. Ma per qualcuno, c’era già stata una dichiarazione eloquente fin da subito. Per altri, è andata maturando in questi mesi. Naturalmente abbiamo, in proposito, interpellato anche il sindaco “civico” Roberto Oss Emer che, appunto in maggio-giugno è stato in grado di sconfiggere la coalizione di centro sinistra autonomista.

Era stata Marina Taffara (ex vicesindaco Pd) l’autrice di una eloquente dichiarazione all’indomani delle “primarie” che aveva visto Rossi come candidato presidente della coalizione. Le avevamo chiesto: in vista delle elezioni provinciali, c’è stato un ricompattamento con le “primarie”. Anche a Pergine c’è questa intesa? State lavorando per ritrovare un’azione comune e riprendervi il Comune fra due anni? «Due anni volano da un punto di vista amministrativo - ci aveva risposto- e riorganizzarsi in una coalizione vincente è il nostro prioritario obiettivo e ciò sarà fatto assieme ai gruppi con i quali troveremo condivisioni programmatiche sui temi politico-amministrativi. Credo sia importante lavorare sulla coalizione di centro sinistra autonomista, ma non per inerzia bensì basando le alleanze sulle idee e su programmi. Credo che le alleanze non debbano nascere da un dogma, ma debbano basarsi su progettualità condivise e idee di sviluppo per la città». Le abbiano chiesto ieri: conferma tutto questo? «Sì», è stata la risposta. Ma ha anche aggiunto: «Del resto in questi pochi mesi, il dialogo è stato ripreso positivamente».

Anche Renato Tessadri (ex assessore Patt) è in linea con questo ragionamento. «L’esito delle elezioni provinciali - ci ha detto - ha dimostrato che non è più il tempo di andare da soli, ma di unire le forze e condividere scelte e programmi. Anche da parte mia, posso affermare tranquillamente che le intese tra noi rappresentanti (all’opposizione) della coalizione ci sono e stiamo agendo su questa base». Non è da meno Marco Morelli (ex assessore Upt e con Tessadri e Taffara all’opposizione). «C’è la necessità di ricostruire anche a Pergine la coalizione. Due i motivi principali: con il Patt c’è sintonia sulla linea politica, e col Pd (stando insieme all’opposizione) ci stiamo accorgendo di avere più motivi che ci uniscono rispetto a quelli che ci dividono».

Il sindaco Roberto Oss Emer, dopo il 27 ottobre, si trova ad avere all’opposizione il 58% degli elettori perginesi. Una posizione la sua, un po’ anomala, come del resto era già avvenuto in aula consiliare in occasione di altre elezioni ad alto livello. «I miei voti - ci ha detto ieri - sono andati a Upt, Patt e Pd. Altri 200 al Pt. Sono elezioni provinciali. A livello comunale il discorso cambia».

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