In aumento violenze sessuali e stalking
Alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario segnalato anche un vero boom degli abusi edilizi: da 188 a 444
TRENTO. In aumento i reati contro le fasce deboli, le donne e i minori, gli stupri e lo stalking, ma anche gli abusi edilizi e i reati legati al traffico di droga. La cerimonia per l’apertura dell’anno giudiziario, ieri, ha scattato una fotografia non del tutto rasserenante del Trentino. Il quadro della giustizia, ha spiegato la presidente della Corte d’appello, Gloria Servetti è buona, nonostante la cronica carenza di organici. Ma i dati sui singoli reati segnalano più di un campanello d’allarme. Anche il procuratore generale Giovanni Ilarda ha sottolineato come anche nel campo degli stupefacenti ci sia un vero e proprio salto di qualità con l’aumento non solo del piccolo spaccio, ma anche delle organizzazioni dedite al traffico di droga. Infatti, i reati di natura associativa, ossia quelli in cui viene contestata l’associazione a delinquere, sono passati da 12 a 16. Un campanello d’allarme che segnala un fenomeno preoccupante.
Quello che preoccupa in particolare è l’aumento dei reati contro la libertà sessuale: «Un relativo incremento dei reati contro la libertà sessuale, di quelli per stalking e dei reati di furto e rapina nonché di quelli inerenti agli stupefacenti sono stati segnalati nello scorso anno», ha spiegato la presidente Servetti. I dati sono abbastanza allarmanti. I reati riguardanti le cosiddette fasce deboli, ovvero la violenza sessuale e lo stalking passano da 233 a 317 nel solo circondario di Trento. Un aumento notevole. I reati di pedopornografia informatica, invece, aumentano in maniera più lieve, a Trento l’anno scorso sono stati 80 contro 77 dell’anno precedente.
A preoccupare è anche l’incremento dei reati contro la pubblica amministrazione che hanno conosciuto un vero e proprio boom, 444 in Trentino contro i 188 dell’anno scorso. Da considerare che l’aumento riguarda soprattutto gli abusi edilizi. Ma in significativo aumento sono anche i peculati, passati da 9 a 19, e le turbative d’asta, che sono passate da 7 a 13.
Una flessione invece è stata rilevata, a quanto ha aggiunto, nei «procedimenti per guida in stato di ebbrezza (con un decremento del 18% a Bolzano e con definizioni passate presso il Tribunale di Trento da 326 a 304), segno evidente dell'efficacia degli interventi legislativi volti ad arginare il fenomeno e a regolamentare le conseguenze, anche sul piano delle sanzioni accessorie nonché su quello della sostituzione della pena con lavori di pubblica utilità». I dati mostrano anche «una sensibile riduzione del reato di furto in abitazione a carico tanto di noti quanto di ignoti (con iscrizioni presso la Procura di Trento rispettivamente passate da 94 a 67 e da 1.605 a 1.072), la stabilità delle iscrizioni per il delitto di rapina e la diminuzione di quelle per estorsione e usura, restando confermato il costante incremento dei procedimenti in materia di stupefacenti».
Per quanto riguarda la giustizia minorile, la relazione della presidente sottolinea che il problema più importante è quello della droga: «Proprio il tema dell'uso-abuso di sostanze stupefacenti nonché quello dei reati contro il patrimonio - ha evidenziato - hanno continuato a caratterizzare la giustizia minorile, benché ancora in relazione a episodi riconducibili alla cosiddetta microcriminalità Il corso del 2017 ha visto fortunatamente cessare il fenomeno delle baby gang manifestatosi nell'anno precedente».