Imu «stampella» del bilancio comunale
La giunta ha inserito entrate per 5,2 milioni. Il documento contabile di previsione per il 2013 pareggia a 60,8 milioni
RIVA DEL GARDA. Il bilancio di previsione 2013 del Comune di Riva, anticipato negli incontri con la popolazione e approvato la scorsa settimana in giunta, pareggia sul totale di 60.823.933 euro, di cui 20,5 milioni costituiscono spese ordinarie (con un aumento nell'ordine del 10% sui 17,9 del 2012) e 33,5 spese in conto capitale (con una sostanziosa crescita sui 19,9 milioni dell'anno precedente).
Nella spesa corrente la voce più consistente delle entrate tributarie è rappresentata dall'Imu: il salasso complessivo per i proprietari di immobili sul territorio comunale è stato di 9,2 milioni; detratti 1,2 milioni d'imposta sulla prima casa che restano tutti nelle casse comunali, sono stati spartiti in parti eguali (4 milioni ciascuno) con lo stato gli altri 8 milioni derivanti dalle altre abitazioni per 3,510 milioni, dalle aree fabbricabili per 780.000 euro e dai fabbricati produttivi per 3,220 milioni. A questo proposito da segnalare che il 61,29% del gettito dell'imposta proviene dalle abitazioni e il 38,71 dai fabbricati produttivi, con una profonda trasformazione rispetto alla vecchia Ici che gravava sulle abitazioni solo per il 43,78 scaricando il restante 56,22 sui fabbricati produttivi.
Nei trasferimenti, che assommano a 7,201 milioni rispetto ai 7,834 del 2012, la riduzione più evidente deriva dal fondo perequativo passato da 7,1 a 6,4 milioni.
Nelle entrate extratributarie il calo è relativo, da 4,4 a 4,1 milioni: nel capitolo da segnalare 250.000 mila euro dalla spartizione dei proventi delle multe, 1,1 milioni dal servizio depurazione delle acque, 251 mila dalla gestione asili nido; 1,555 milioni da proventi di beni dell'ente -di cui poco più di mezzo milione dalla gestione fabbricati-, 150.000 euro di utili versati dalle società partecipate. Completano l'entrata i 23,5 milioni di trasferimenti di capitale.
Passando alle spese, la parte ordinaria assorbe 20,570 milioni. Nel dettaglio 6,117 all'amministrazione (erano 6,280); la polizia locale costa 1,010 milioni; l'istruzione impegna, con un leggero aumento sui 934 del 2012, 951830 euro: 243 per le scuole materne, 366 per le elementari, 297 per le medie; leggere contrazioni per la cultura da 1,938 a 1,750 milioni, lo sport da 568 a 533, il turismo da 501 a 402. Dei 906 mila euro destinati a viabilità (rispetto ad 1,006 milioni), 550 -più delle metà- sono per l'illuminazione stradale. Consistente l'incremento della spesa per territorio ed ambiente, da 2,7 a 5,9 milioni: le voci più importanti riguardano 1,15 milioni per il servizio idrico integrato e 3,123 lo smaltimento rifiuti. Nel sociale si passa da 2,8 a 2,7 milioni: 1,391 per gli asili nido, 1,096 per i servizi alla persona, 2,7 per il servizio necroscopico e cimiteriale. Infine i 33,583 milioni destinati alle spese in conto capitale: 15,265 per l'amministrazione generale, 15.195 per l'istruzione (in pratica il finanziamento per il nuovo complesso delle elementari del Rione Degasperi), 310 alla cultura, 219 allo sport, 40mila al turismo, 1,491 alla viabilità (erano 2,7 l'anno precedente), 962 a terrtitorio e ambiente, 108 al sociale.
Un cenno infine alla situazione dei mutui a carico dell'amministrazione: tre sono stati accesi nel 1981 con la Cassa Depositi e prestiti al tasso del 7% per asfaltatura strade, piscina coperta e secondo lotto della fognatura cittadina e si estingueranno nel 2015; altri due col Bim nel 2004 per l'arredo di Sant'Alessandro di 267mila euro all'1% e nel 1007 per il marciapiede della Pasina di 107 mila allo 0,50%. La rata annuale dei rimborsi è di 73.785 euro, di cui 4354 per quota interessi ed il resto per quota capitale.
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