Il sindaco: «Apprezzato il mio lavoro»
La gioia di Mosaner per la conferma: «Ha pagato anche la campagna elettorale sobria, senza mai alzare i toni»
RIVA. «A livello personale la soddisfazione è davvero grande. Se i dati verranno confermati, durante la notte, ne viene fuori un apprezzamento della città alla mia persona che è quasi commovente».
Felice è dire poco. Adalberto Mosaner, intercettato intorno alla mezzanotte mentre tiene sottocchio il sito della Regione, ha la voce impastata di gioia. E non solo per la riconferma a sindaco ormai aritmetica, ma anche e soprattutto per i tanti consensi (più di cinque anni fa) che i rivani hanno voluto tributargli, votando esclusivamente per lui, segno di una considerazione e di una stima che si aggiungono alla forza elettorale della coalizione di centrosinistra autonomista. Una bella iniezione di fiducia in vista del nuovo mandato che lo vedrà al governo del municipio per un altro quinquennio. «Significa che il lavoro svolto in questi anni è stato innanzitutto capito e quindi apprezzato – commenta – e probabilmente ha pagato anche il tipo di campagna elettorale che ho voluto condurre, senza mai alzare i toni o scendere nella bagarre. Chi ha responsabilità di governo deve dimostrare sobrietà nei propri atteggiamenti e nei modi di comunicare le cose, senza cadere nelle provocazioni».
Oggi si concederà un meritato bagno di folla, ringraziando l'elettorato, stringendo mani e indugiando nei festeggiamenti. Poi, da domani, darà il via alla fase delle riflessioni, delle analisi e quindi delle decisioni, perché ci sarà da formare la giunta e creare la squadra che governerà da qui al 2020. Ma soprattutto ci sarà da rimettersi subito a lavorare per la città. «In realtà, non ho mai smesso di farlo – conclude il riconfermato sindaco – neppure in queste ore, manco per un momento».
Di tutt'altro umore è il suo competitor Stefano Santorum, che a spoglio ancora in corso riconosce la vittoria dell'avversario. «Loro hanno beneficiato dell'organizzazione capillare sul territorio che si sono creati in tutti questi anni – spiega il candidato del centrodestra – onore al merito, dunque, ma significa anche che la città non ha capito fino in fondo la nostra proposta. Ora faremo una opposizione sui temi, portando avanti le questioni che abbiamo sollevato nella campagna elettorale, anche se non sarà facile visto che l'opposizione, in consiglio comunale, in virtù della nuova legge, è ridotta ad un ruolo quasi di testimonianza. Mi confronterò presto con le mie forze e valuteremo il da farsi. Comunque, non ho recriminazioni, rifarei tutto».
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