Il risparmio dei trentini a quota 21 miliardi
Secondo la Banca d’Italia sono in aumento del 14,5% i soldi sui conti correnti: sono arrivati a 9,4 miliardi
TRENTO. Aumentano i soldi sui conti in banca dei trentini. Lo dice il rapporto 2016 della Banca d’Italia sull’Economia regionale. I conti in banca sono più ricchi sia in Trentino che in Alto Adige. In totale, i depositi (tra conti correnti e depositi a risparmio) in Trentino ammontano a 12 miliardi e 200 milioni cui vanno sommati 9 miliardi e 360 milioni di titoli in deposito. Il risparmio dei trentini, quindi ammonta a 21 miliardi e 560 milioni. In Alto Adige i depositi ammontano a 16 miliardi e 36 milioni, ma ci sono meno titoli in custodia per 7 miliardi e 104 milioni. Il rapporto sottolinea che c’è stata una significativa espansione dei conti correnti che sono stati la scelta privilegiata dai trentini rispetto ad altre forme di risparmio, anche se c’è stato un calo degli interessi e, quindi della remunerazione dell’investimento. I risparmiatori, però, hanno comunque cercato anche altre forme di investimento. Sono calate le obbligazioni, soprattutto quelle bancarie. Questo dopo i noti casi a livello nazionale che hanno spinto i risparmiatori a fidarsi di meno degli istituti di credito. Ma sono calati anche gli investimenti in titoli di Stato.
Conti correnti. Nel 2015 i depositi di famiglie e imprese sono aumentati dell’8,8 per cento rispetto alla fine 2014. Ma l’aumento maggiore è stato dei conti correnti, con il 14,5 per cento in più, mentre i depositi a risparmio sono calati del 6,6. Secondo la Banca d’Italia l’aumento dei depositi è stato più alto per quanto riguarda le imprese, che sono passate da un aumento del 10,1 per cento a uno del 17,2 in dodici mesi. Anche i depositi bancari delle famiglie hanno fatto registrare un aumento notevole. Nel 2014 erano aumentati del 3,7 per cento, nel 2015, invece, l’aumento è stato del 6,2 per cento. I depositi delle famiglie rappresentano circa i due terzi del totale. L’aumento è stato trainato soprattutto dai depositi sul conto corrente, mentre sono in calo i depositi a risparmio. Interessante è vedere come i tassi di interessi riconosciuti in media sui conti correnti siano calati di 3 decimi di punto e siano arrivati allo 0,3 per cento.
Depositi per 12 miliardi.
E’ interessante andare a vedere come è composto il risparmio dei trentini. I depositi in totale ammontano a 12 miliardi e 200 milioni. Di questi, 9 miliardi e 429 milioni di euro sono depositati sui conti correnti, mentre i depositi a risparmio ammontano a 2 miliardi e 763 milioni di euro. Andando ad analizzare nel dettaglio questi dati, si vede che le famiglie trentine detengono depositi per 9 miliardi e 136 milioni di euro. Di questi, 6 miliardi e 596 milioni di euro si trovano sui conti correnti e 2 miliardi e 533 milioni sono sui depositi a risparmio. Le imprese trentine, invece, detengono depositi totali per 3 miliardi e 64 milioni di euro di cui 2 miliardi e 834 milioni sono sui conti correnti mentre 230 milioni di euro sono su depositi a risparmio. Da notare che nel vicino Alto Adige, comparabile per numero di abitanti, i depositi totali sono molto più alti e arrivano a quota 16 miliardi e 36 milioni di euro. Di questi 10 miliardi e 50 milioni sono depositati sui conti correnti e 5 miliardi e 980 milioni si trovano su depositi a risparmio.
Titoli in custodia. Altro indicatore del risparmio dei trentini è quello dei titoli lasciati in deposito alle banche. Il valore a prezzi di mercato dei titoli detenuti dalle famiglie e in deposito alle banche è diminuito notevolmente. Il calo è stato dell’11,4 per cento su base annua. In totale i titoli in custodia ammontano a 9 miliardi 360 milioni di euro. Di questi, ben 2 miliardi e 242 milioni sono investiti in titoli di Stato italiani, mentre 4 miliardi e 372 milioni di euro sono investiti in obbligazioni bancarie italiane, 427 milioni sono investite in altre obbligazioni, 728 milioni in azioni e un miliardo e 577 milioni sono investiti in quote di fondi comuni di investimento.