ROVERETO. Il parco pubblico di Santa Maria accoglie decine di bambini e anziani, ogni giorno. E’ uno dei parchi preferiti dalle famigliole della circoscrizione sud della città: è ampio e ben recintato, dove i bambini possono correre e giocare spensierati. Ma capita sempre più frequentemente che i residenti debbano lamentarsi per lo stato di abbandono in cui versano i cestini della spazzatura, il manto del prato, la pista ciclo-pedonale interna e la piccola fontana. Le immagini che pubblichiamo a fianco risalgono a martedì mattina: testimoniano chiaramente lo stato di alcuni cestini del parco. Ieri pomeriggio, dopo il passaggio degli operatori di Dolomiti energia, erano stati ripuliti. Tutti, tranne uno: quello di via Prima Armata. Ai suoi piedi, un sacco azzurro Tares, uno nero, e traboccava di rifiuti alimentari, ricoperti di mosche. «E’ una vergogna», indica una frequentatrice.

Il presidente della circoscrizione, Filippo Galli, è furente: «Pochi giorni fa ho inviato un reportage fotografico all’amministrazione per le bottiglie rotte, per le condizioni dei cestini, per i danni che fanno sempre i soliti maleducati, nonostante il comandante D’Arcangelo dica che è tutto sotto controllo - spiega - arrivano a sera e vanno via al mattino lasciando sul terreno di tutto, compresi gli escrementi. Sono sempre le solite facce, ci vorrebbe più controllo. Oppure l’amministrazione dovrebbe chiuderlo, come quello di Sacco, dalle 22 fino alle 10 del mattino».

«Inutile spendere centinaia di migliaia di euro per organizzare giornate ecologiche, la note verde o altre situazioni simili. L’amministrazione dovrebbe curare molto di più la pulizia dei parchi cittadini - commenta Galli - solo così di fa il bene comune». Al parco di Santa Maria vari sono i problemi: «La pista ciclo-pedonale interna è stata collaudata e omologata? Perché il cancello sul serpentone non è fissato come dovrebbe? Perché non ripuliscono la fontana dalla sporcizioa e la aggiustano? ». Tante domande che il presidente Galli e i residenti di Santa Maria attendono ancora risposta dagli uffici comunali. (n.f.)

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