Il parcheggio è già un miraggio
Sanseverino, Monte Baldo ed ex Sit: viaggio a caccia di uno stallo libero
TRENTO. Lasciate ogni speranza voi che entrate in piazzale Sanseverino. Vi aspettano scene da girone dantesco, con la differenza che lo dovrete affrontare al volante.
Ore 17: dei 350 posti auto disponibili, solo cinque sono liberi, ma è questione di poco. In un baleno la "pressione" aumenta, si formano piccole code e vedi le auto girare in tondo come anime dannate costrette a vagare all'infinito. Succede un anonimo martedì di autunno: un'ora prima qualche stallo libero si trovava, una ventina almeno, ma è alle cinque che tutti convergono verso il centro e Sanseverino, che dista soli 300 metri dal Duomo, è uno dei parcheggi più appetibili. Comodo e "risparmioso": non paghi nulla e puoi sostare due ore, in più dalle 17.30 in poi non ci sono limiti e la macchina puoi lasciarcela anche tutta la notte. Un paradiso, o quasi. Nelle ore di punta, infatti, per trovare un "buco" bisogna fare un patto con il diavolo.
Immaginate come sarà fra qualche mese, quando da un giorno all'altro troverete il divieto di accesso a tutta la piazza. Penserete al Luna Park, forse, dicendovi che il sacrificio durerà una manciata di giorni. Invece vi diranno che no, Sanseverino non esisterà più, sostituito - dopo qualche anno di cantiere - dalla maestosa biblioteca di Botta.
Superato lo shock, sicuramente ripiegherete su Monte Baldo ed ex Sit. Beh, non illudetevi. Ieri alle 15.45 i posti disponibili erano 22, le auto parcheggiate ben 229. Una quindicina almeno erano fuori dagli stalli, di traverso: segno che erano state lasciate lì almeno dal mattino, quando i posti liberi erano un miraggio.
Se confidate sull'ex Sit, rassegnatevi a tirare fuori il portafogli, almeno al mattino. Va meglio il pomeriggio: alle 16.45 i 34 stalli a disco orario nella parte alta sono tutti pieni, ma nel piazzalone sotto ce ne sono 23 disponibili su 230, il 10%. Meglio affrettarsi però: il traffico aumenta e molti veicoli si accalcano all'ingresso. Un'ora esatta prima non c'erano problemi: 51 posti liberi e, naturalmente, quasi vuota l'area a pagamento (0,80 l'ora) con solo 28 auto in sosta su 85 stalli totali. Se non l'avete ancora capito, tutto dipende da quando arrivate: quindi, se avete orari elastici e la possibilità di autogestirvi, evitate le fasce più caotiche, se invece dovete "timbrare" e volete evitare la roulette russa di Sanseverino, mettete in conto di pagare come i signori.
Curiosità: andiamo a vedere come va all'autosilo di via Petrarca. Gli automobilisti trentini sono stati accusati, in passato, di utilizzarlo poco. Bene, devono avere imparato la lezione visto che alle 16.30 i primi due livelli sono praticamente "sold-out" e il terzo pieno all'80%. Qui la sosta ci costa un po' di più: 1 euro e 10 l'ora anche per noi che siamo rimasti all'interno solo 8 minuti. Ma nelle piazze Mostra e Silvio Pellico, dove c'è il parcometro, le chance di parcheggiare a quest'ora sono ridotte al lumicino.
Se si può trarre una morale da questo pomeriggio passato a girare tra un parcheggio e l'altro è questa: la prossima volta che cercherete invano un pertugio in Sanseverino non prendetevela, ma sorridete. Fra qualche mese potrebbe essere molto peggio. Un vero inferno.