Il pallone a 30 mila metri da Cles fino in val di Fassa
Riuscito ogni oltre aspettativa l’esperimento degli studenti dell’Istituto Pilati Il viaggio seguito tramite Gps: recuperata così la «scatola bianca» coi dati rilevati
CLES. E' salito fino a 30 chilometri (invece dei 17 - 18 previsti in base alle condizioni meteo) ed è volato fino in valle di Fassa dove, con il paracadute turchino che si è portato appresso è dolcemente atterrata la scatola bianca che conteneva la sofisticata strumentazione a bordo, che ora verrà analizzata.
Successo pieno dunque per il pallone aerostatico lanciato ieri dal cortile dell'istituto Pilati con quasi un'ora di ritardo rispetto all'orario previsto ed attendere le condizioni meteo migliori.
La mattinata, ideale per il cielo sereno, registrava sporadiche folate di vento a terra che avrebbero potuto alterare l'esperimento nelle delicate fasi di decollo. Invece tutto è andato bene e l'altezza raggiunta è stata massima. Il pallone infatti, a quell'altitudine, doveva scoppiare e lasciar cadere, dolcemente con il paracadute che si sarebbe aperto con la consistenza dell'aria, la scatola con gli strumenti.
Alle operazioni di lancio hanno assistito tutti gli studenti dell'Istituto assiepati anche alle finestre delle aule, ed un consistente gruppo di appassionati.
I più attenti, e con qualche emozione, gli studenti della quarta elettronica ed elettrotecnica e della quarta informatica e telecomunicazioni che hanno direttamente partecipato, con i loro docenti e l'esperto Alessio Zanol, alla preparazione dell'esperimento ed in particolare del software che ha decretato il successo dell'operazione seguita passo per passo in atmosfera dalle rilevazioni del gruppo Radio Amatori di Cles.
“Pallone in Stratosfera” è un progetto sviluppato da Alessio Zanol, di Atlantis specificatamente per le scuole. Si tratta della costruzione di un apparato hardware e di un'interfaccia software che viene lanciata tramite un pallone in stratosfera, cioè a circa 30 chilometri di quota la quota che il pallone lanciato ieri da Cles ha raggiunto perfettamente anche se poi le previsioni sulla traiettoria non sono state rispettate.
Sembrava che il pallone, pieno di gas elio (con il diametro di circa 1,5 metri e che con l'altitudine si sarebbe allargata fino a farlo scoppiare) in base ai modelli simulati al computer dovesse limitarsi a un semplice “giretto” in val di Non e atterrare in quel di Romeno. Anzi, che potesse tornare sui propri passi e scendere addirittura a Cles da dove era partito.
E invece è andata diversamente, il viaggio è stato più a lungo raggio e il pallone è stato seguito fin nei pressi del Passo di Costalunga dai radio amatori clesiani (e dai loro interlocutori in onda) che hanno indirizzato verso la valle ladina la squadra del Pilati incaricata del recupero. Poi, calato dall'orizzonte,a guidare il recupero è stato il segnale Gps.
Al lancio, con la preside dell’Istituto Pilati, Alessandra Pasini, che si è complimentata con i ragazzi e i docenti, in primis con il professore di scienze Mario Sandri, per la riuscita (anche oltre le aspettative) dell'esperimento che rappresenta un nuovo tassello delle eccellenza dell'istituto scolastico clesiano, uno dei legittimi vanti della borgata nonesa.
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