Il Palio a Valsorda e il pensiero di tutti va a Marco Benedetti
Ricorsi e prova tv rivoluzionano la classifica: Clarina seconda Corona di fiori nell’Adige in ricordo dello zatteriere di Sacco
TRENTO. Quella del 2014, verrà ricordata come l'edizione del Palio dell'Oca, decisa dai ricorsi. Quattro in tutto, ma quello più importante è stato quello, poi accolto, presentato dall'equipaggio della Valsorda, penalizzato di tre minuti nella prova dell'oca. Sulla base della penalità, la classifica ufficiosa assegnava il primo posto alla Clarina. Per chiarire il tutto c'è voluta la prova televisiva che ha attestato come l'equipaggio che aveva preceduto Valsorda, aveva involontarimente “girato” l'anello che non si presentava in posizione regolare, al monento dell'entrata in gioco della zattera della Valsorda. Accolto il ricorso si è potuto così uffilizzare anche la classifica: il Palio dell'Oca 2014 è stato vinto dalla zattera della Valsorda, seguito dalla Clarina, Solteri, Meano, Romagnano, Cortesano, Vela, Sardagna e Pidicastello. Mentre vincitore della classifica internazionale, è risultato essere l'equipaggio di Praga, davanti agli spagnoli di San Sebastian, terzi Berlino Charlott.
Alla premiazione, oltre alle autorità, ha preso parte anche Nicol Brusco, la madrina delle Feste Vigiliane. Il Palio del'Oca è stato aperto dalla zattera delle feste, seguita da quella dei Ciusi e dei Gobi, a seguire quella dell'esercito. Prima della partenza delle 54 zattere partecipanti, rimaste dopo il ritiro prima del via di 4 equipaggi, è stata lanciata nell'Adige una corona di fiori a ricordo dello zatteriere roveretano, Marco Benedetti, recentemente scomparso all’incidente avvenuto al “Palio delle Zattere” a Sacco. Sulle sponde dell'Adige anche ieri si è radunato un numeroso pubblico che da sempre accompagna questo tradizionale appuntamento delle Feste Vigiliane. La maggior parte concentrata tra i ponti di San Lorenzo e San Giorgio che era anche il tratto principale della gara. A rovinare tutto è stata però la pioggia, arrivata proprio sul più bello. Molti hanno cercato riparo sotto i cornicioni delle case vicine, sperando che fosse un breve acquazzone, ma così non è stato. E così la parte finale del Palio dell'Oca si è accontentata di meno spettatori. I più delusi a dover abbandonare le sponde sono stati i bambini che si stavano divertendo “alla grande”, grazie anche alle occasioni per così dire di contorno. Successo per la gelateria le “3 Valli” che al ponte di San Giorgio ha avuto la fila di giovani clienti. Molti anche i palloncini che ormai si trovano sempre più raramente, ma che sono capaci ancora di affascinare i bambini. Ma il Palio dell'Oca richiama anche gli adulti, affascinati più dalla costruzione delle zattere. Il tragico incidente di Rovereto ha consigliato l'introduzione di maggiori norme di sicurezza. Tutti i partecipanti hanno dovuto indossare un caschetto protettivo oltre al salvagente. Mentre le lance di soccorso sono state aumentate di due unità: una dei vigili del fuoco ed un'altra dell'esercito.
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