Il museo esempio italiano
San michele all’adige. Il museo degli Usi e Costumi di San Michele all’Adige trova spazio anche sul bimestrale “Il folklore d’Italia”, rivista della Federazione Italiana Tradizioni Popolari. In un...
San michele all’adige. Il museo degli Usi e Costumi di San Michele all’Adige trova spazio anche sul bimestrale “Il folklore d’Italia”, rivista della Federazione Italiana Tradizioni Popolari. In un lungo articolo titolato “Sotto il segno dell'Arcangelo. La casa più amata dai trentini”, il direttore del Centro Regionale delle Culture Lombarde, Andrea Rognoni, introduce scrivendo come il museo di San Michele: «corrisponde perfettamente all’idea che ciascuno di noi dovrebbe avere delle cosiddette tradizioni popolari, almeno dal punto di vista didattico e creativo». Dopo un’accurata descrizione di peculiarità e attività di ricerca, la riflessione finale di Rognoni conduce l’attenzione sul modello del museo da applicare a tutte le regioni italiane. «La lezione offerta da questo museo non va trascurata - scrive in chiusura -. Può sembrare un paradosso ma musei simili vanno fondati soprattutto nelle regioni più urbanizzate, a volte proclive ad indirizzi poco sensibili alla dimensione tradizionale, per dimostrare che anche le plaghe antropiche e i dipartimenti che più si sono rivolti al futuro e alla modernità hanno bisogno di rivalutare un glorioso inimitabile passato per fornire un senso più condiviso alle scelte che ogni giorno compiono rispetto all’intera umanità». Il folklore d’Italia, come si accennava anche in apertura e com’è spiegato dal museo Usi e Costumi, è la rivista ufficiale dell’associazionismo folk in Italia, per cui collaborano appassionati di tutte le regioni e antropologi accademici di vaglia, di quelli che non hanno dimenticato il legame fondante con le tradizioni popolari italiane «lo stesso che fu di Pitré, di Loria e di Toschi». D.B.