Il falco Pahl guida gli ex: «Inaccettabili altri tagli»
Eletto all’unanimità dall’associazione degli ex consiglieri: «Ci trattano come ladri invece di ringraziarci per aver rinunciato a una parte di quello che ci spettava»
TRENTO. L’associazione degli ex consiglieri provinciali ha scelto il più duro di tutti per rappresentare i loro interessi: l’altoatesino Franz Pahl martedì mattina, nel giorno in cui l’Ufficio di presidenza presentava la sua proposta di riforma dei vitalizi, è stato eletto all’unanimità presidente dell’associazione che raggruppa 90 ex consiglieri su 123. Politico Svp, è stato in consiglio provinciale e regionale per 25 anni ricoprendo anche le cariche di assessore e presidente dell’assemblea regionale. La legge del 2012 gli ha assegnato, come attualizzazione dei vitalizi, un anticipo di 421 mila euro e 620 mila euro di quote del Fondo Family. In più percepisce un vitalizio di 2.862 euro (netti) al mese.
Presidente Pahl qual è il mandato che le ha dato l’assemblea?
All’unanimità si è deciso di difendere in modo qualificato i nostri diritti in base alla legge 6 del 2012.
La gente non capirà.
La gente non capisce per il fatto che è stata male informata. I mass media e i politici da mesi continuano a parlare dello “scandalo dei vitalizi”, dei “vitalizi d’oro” e chi ne ha più ne metta. Addirittura il presidente della giunta Kompatscher ha definito la legge una porcata: tutto questo è inaccettabile. E non accetteremo più di essere insultati e criminalizzati. A marzo ho inviato una lettera anche alla Svp, contestando al mio partito di non aver difeso chi come me e tanti altri hanno lavorato in politica una vita. Non mi hanno neppure risposto.
Scusi, ma certe somme sono stratosferiche, è normale la reazione dell’opinione pubblica...
Non è normale per niente: tanto che io giro per strada e c’è chi mi aggredisce, minacciando di ammazzarmi. E comunque, lo ripeto, tutto questo avviene perché non si spiega alla gente come stanno davvero le cose.
Ovvero?
Dal 1995 al 2012 i vitalizi hanno subito una forte riduzione. La legge del 2012 li ha ridotti del 40%, ulteriori tagli e non li accetteremo. Proprio perché rinunciamo ad una parte di quello che ci sarebbe spettato in base alle vecchie norme, è stato possibile risparmiare 50 milioni di euro che vanno ad alimentare il fondo per una serie di iniziative a sostegno delle famiglie. Non mi sembra poco. Sa cosa dico?
Cosa?
Che dovrebbero ringraziarci per quello che abbiamo fatto, e invece ci insultano. Questo è profondamente ingiusto. Sembra che abbiamo rubato e invece abbiamo lavorato per la collettività dando il meglio di noi.
Ma è allo studio una nuova legge che porterà alla restituzione almeno di una parte delle somme percepite .
Quando ci sarà la legge, si deciderà cosa fare: ci sono diritti acquisiti che vanno salvaguardati.
Certo eleggendo lei, l’associazione degli ex consiglieri ha scelto il più duro nella difesa degli interessi della categoria.
Non il più duro, semplicemente quello che dice pane al pane e vino al vino. L’ho detto fin dall’inizio che stavamo subendo un’ingiustizia: ci hanno trattati come ladri e non come persone da ringraziare per aver rinunciato ad una parte di quello che ci spettava.(a.m.)