Il Difensore civico: «Comuni, troppi silenzi»
Sampaolesi bacchetta le amministrazioni: comportamenti intollerabili e talvolta di insofferenza
TRENTO. «Nonostante gli obblighi di legge, alcuni Comuni danno risposta al Difensore civico con ritardi inaccettabili e ostinati silenzi». Lo ha detto il Difensore civico e garante dei minori del Trentino, Raffaello Sampaolesi, presentando in conferenza stampa l’attività svolta dal suo ufficio nel 2011. «Questi comportamenti, che arrivano a resistenze intollerabili e talvolta ad atteggiamenti di insofferenza, esprimono un mancato rispetto nei confronti dei cittadini», ha sottolineato Sampaolesi il quale ha precisato che nel 2010 i casi di assoluto silenzio erano stati 8, nel 2011 sono stati 2.
I Comuni «silenti» sono stati Canal San Bovo e Riva del Garda, entrambi firmatari della convenzione con il Difensore civico. Negli enti pubblici le maggiori criticità, dice la relazione del Difensore civico, si osservano nei Comuni, mentre dagli uffici provinciali le risposte risultano efficaci. Su questo problema il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, ha osservato che «dai Comuni permangono reticenze e mancate risposte, un comportamento non accettabile che esprime un rifiuto verso i cittadini».