Il Bruno: «Uno dei nostri aggredito da CasaPound»
La denuncia on-line: sabato sera un ventenne del Centro sociale sarebbe stato preso a pugni alla Notte bianca. Bleggi: «Ennesimo atto di violenza politica»
TRENTO. La denuncia arriva dalla rete e porta la firma del Centro sociale Bruno, dal Comitato antifascista, dall’associazione Ora e Veglia, da Usb Trentino, Slai-Cobas del Trentino e Sbm. Un giovane militante del Bruno sarebbe stato aggredito sabato sera in centro da un gruppetto di CasaPound. L’attivista, affrontato da una decina di persone tra le quali sarebbe stato riconosciuto uno dei “volti pubblici” di CasaPound, «è stato prima minacciato di morte e poi ferito ad un labbro, riuscendo fortunatamente a scampare in fretta all’aggressione evitando conseguenze peggiori. Tra gli aggressori si è particolarmente distinto un leader di CasaPound Trento, che è passato velocemente alle mani colpendo prima con un calcio all'addome e successivamente, protetto dagli altri militanti, con un pugno al volto l'attivista» scrivono quelli del Bruno, aggiungendo come si tratti «dell’ennesima aggressione, l'ennesimo atto di violenza per mano dell'estrema destra trentina che va ad aggiungersi ad una lista che nell'ultimo periodo si è allungata a dismisura con episodi sempre più frequenti e inquietanti. In questa lista anche il tentato omicidio di Andrea, il ragazzo pugnalato nei pressi di Arco ed il lancio di svariate bottiglie molotov ai danni di un campo Sinti nel quartiere di Piedicastello a Trento».
Stefano Bleggi conferma quanto scritto: il ventenne militante del Bruno stava andando da solo alla Notte bianca quando è stato bloccato dal drappello degli estremisti di destra. «É una chiara aggressione di stampo politico. Non è la prima volta che CasaPound si distingue in questa pratica» commenta Bleggi, che sul conto del leader di CasaPound riconosciuto dalla vittima: «Aveva già minacciato altri ragazzi del Bruno. Il fatto che tra gli attivisti di CasaPound sia uno di quelli che “ci mette la faccia” non significa che non compia anche atti di violenza». Il giovane, dopo l’aggressione, si è fatto refertare al pronto soccorso del Santa Chiara e oltre al labbro rotto ha riportato numerose contusioni. «Ci siamo consultati con il nostro legale» ha spiegato Bleggi «e nei prossimi giorni decideremo cosa fare». L’ipotesi più verosimile è una denuncia penale contro il gruppetto dei presunti aggressori, tra i quali ci sarebbero altri “volti noti” di Casapound.
Per quanti hanno contestato da subito l’apertura della sede trentina di CasaPound, a novembre 2013, in città sarebbe iniziata «una serie di aggressioni squadriste. Le modalità sono note: aggressioni in dieci contro uno, azioni notturne, minacce e campagne contro migranti, gay, ma anche persone lontanamente identificate come "alternative"»