I saldi premiano l’abbigliamento 

Primo giorno “ufficiale” per le svendite nei negozi con clientela in aumento



TRENTO. Iniziati ieri i saldi 2019, che secondo studi di settore, valgono per il Belpaese almeno 5 miliardi di euro. Trento si è adeguata in parte alla data, anche se la normativa consente un calendario “più elastico”. Non molta la folla per le vie in un sabato sonnolento all’avvio ma in alcuni punti la ressa negli esercizi commerciali è presente. Da Sportler, in via Mantova, commesse in servizio attivo ai piani ed il gerente, Luca Bonfante, nel suo ufficio, commenta: “Stiamo vivendo una stagione invernale molto buona nonostante la scarsità di neve. Di conseguenza va molto di più il tessile rispetto all’attrezzatura ma siamo soddisfatti dell’afflusso, anche grazie ai mercatini di Natale ed all’organizzazione dell’Apt. Per noi i saldi sono partiti nel pomeriggio di ieri , all’Epifania sarà clientela di turisti, poi tutto tornerà appannaggio dei residenti. La crisi? Dal nostro punto di vista è alle spalle e analizzando gli scontrini medi notiamo un consistente aumento delle cifre”. Poi parla del 25° anno che verrà festeggiato in questo luogo che per molti trentini è rimasto il Chesani, mentre l’altra sede riservata alla montagna, in piazza Battisti si prepara a spegnere 10 candeline. “Confermo – conclude - che la scelta di operare nel centro storico è risultata vincente anche perché possiamo offrire un servizio migliore di quello proposto dai centri commerciali”. Barbara Zucal collabora da anni con Diego Luchetta, titolare della Cartoleria Eurocart, nel passaggio tra piazza Lodron e via Mantova. “Sentir parlare di svendite che sono partite bene non mi riempie di gioia – afferma il titolare – mi piacerebbe ascoltare che le vendite vanno bene. Trovo che per la clientela possa essere quasi umiliante vedere lo sconto del 50% pochi giorni dopo Natale su articoli pagati a prezzo pieno”. “Applichiamo dei piccoli sconti su prodotti che vogliamo togliere dagli scaffali – dice Barbara - o sul singolo pezzo rimasto”. “Al Top Center – termina Diego - abbiamo chiuso 6 anni fa; non vedo futuro in quel posto ed anche l’ipotesi di un consorzio di commercianti è fallito facendo cadere il tutto nell’anarchia”. Nessun saldo Alla Rotonda, il negozio di materiale fotografico della famiglia Zorzini, papà Giorgio e figlio Marco: “Avevamo provato con gli accessori lo scorso anno ma non ne abbiamo rilevato alcuna utilità. Impossibile sui nostri articoli applicare sconti del 30% quando ci sono margini del 10%”. Sonia Leonardi, della profumeria Soleo alla stretta di San Vigilio fa notare i prodotti scontati del 50%: “Le aziende mandano una certa quantità di confezioni identiche a quelle che abbiamo in negozio. Terminato il quantitativo non ne arriva altro. Per quanto concerne la notte bianca, l’avrei organizzata il giovedì o venerdì, farla nel sabato prima dell’Epifania significa aver perso i turisti già in viaggio verso casa”. Claudio de Lorenzi del Patagonia di via San Vigilio angolo piazzetta d’Arogno, non parla di saldi ma di “piccola promozione su alcuni articoli della passata stagione. La nostra clientela non segue queste proposte che ai turisti paiono interessare; lo strillo con lo sconto è confinato nella vetrina meno visibile per una mia strategia. Ho un altro negozio a Courmayer, lì siamo in piena stagione fino a Pasqua, i saldi non si fanno. Notte bianca? Non esiste, da due mesi siamo aperti ininterrottamente credo di aver già dato abbastanza”. (c.l.)













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