I «saldi» alla libreria del Museo di Riva
In 30 anni pubblicati 120 titoli, molti dei quali su temi locali. Sabato in vendita a prezzi speciali
RIVA. Da trent'anni a questa parte il Museo ha pubblicato più o meno 120 titoli: libri d'arte, di arte contemporanea, archeologia, fotografia, storia della città, ambiente gardesano, ricerche, studi approfondimenti, documentazioni capaci di illustrare, di volta in volta, eventi o mostre allestiti in Rocca.
Molti di questi libri giacciono, intonsi ed imballati negli scatoloni spediti dalle case editrici, nei magazzini: muti ed ingombranti. Ce ne sono per tutti i gusti: il record spetta ai 2458 esemplari di uno “Studio e catalogazione del verde pubblico” scritto da un gruppo di studenti delle medie che sotto la guida del professor Marco Battisti hanno censito in anni lontani tutte le specie arboree rappresentate nei parchi e nei giardini di Riva provvedendo anche ad appendere sui tronchi apposite etichette a beneficio del prossimo: le etichette sono state lavate da pioggia e vento, gli studenti hanno messo su famiglia e qualche capello grigio, il patrimonio verde è censito rigorosamente in un apposito sito della giardineria che ne cura la manutenzione: i fascicoli, grandi come quaderni da temi, con la copertina nera e verde, sono lì, in buona compagnia: c'è il volume su Achille Dal Lago, quello sul 28 giugno 1944, l'elenco completo delle calchere dell'Alto Garda, la flora della Rocchetta, la Scuola reale elisabettina di Rovereto, i tre cataloghi delle mostre dedicate a Luigi Pizzini -compreso quello bellissimo del 1966, quello su Pietro Ricchi, su Giuseppe Craffonara, sull'erbario di don Porta, sulla Chiesa di Santa Maria Assunta. Di Achtung Banditen restano 687 esemplari, dei Paesaggi del Sommolaro addirittura 935, di Umberto Maganzini 586, mentre Scipione ed il Garda sfiora i 500.
Che farne? si sono chiesti Gianni Pellegrini ed i suoi collaboratori. La risposta ognuno la potrà vedere da sabato prossimo, 8 febbraio. Le sale al pianoterra della Rocca, quelle utilizzate per le mostre temporanee, sono state trasformate in una grande libreria, un salotto dove sfogliare le pagine dei libri che fanno la storia del Mag, fino alle più recenti uscite (il terzo dei volumi sui fotografi del Garda ai primi del Novecento, quello su Alois Beer, arriva stamattina dalla tipografia). L'esposizione è accompagnata da una vendita a prezzi davvero stracciati, con la speranza di offrire ai rivani la possibilità di farsi una bibliotechina – di qualità assolutamente garantita- con pochi soldi: i più datati sono offerti a 2 euro, quelli di mezzo intorno ai 4-5, mentre per gli ultimi è proposto comunque uno sconto consistente. Per i bambini sono proposti, sempre sabato, due laboratori: Io nella mappa, dalle 11 a mezzogiorno, libro in cui il bambino potrà tracciare nella pagine i segni che l'aiutano a capire in qualche parte di città o di mondo si trova, e Il libro ventoso: carte, colori, fili e soffi per costruire un libro dove il vento scorre tra le pagine, le muove e le racconta. La mostra rimarrà allestita fino a metà marzo, appena prima della riapertura del museo fissata per il 21. Altri appuntamenti sono in cantiere: il primo per il 14 quando lo spazio accoglierà la manifestazione organizzata in occasione della giornata del M'illumino di meno.
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