I nostri parlamentari provvisori in hotel, cercando una casa
Nicoletti ospite di conoscenti, Fraccaro in bed&breakfast. Ottobre valuta la stanza in monastero, Dellai in un “alberghetto”
TRENTO. Se si escludono i due senatori uscenti, Giorgio Tonini (Pd) e Sergio Divina (Lega), che ormai da anni fanno la spola fra Roma e Trento, per tutti gli altri eletti trentini si tratta della prima volta in parlamento. E tutti, quindi, nessuno escluso, si trovano ad affrontare anche il problema dell’alloggio. Questione non indifferente, visti i costi delle case nella capitale, che in centro risultano spesso proibitivi anche per chi ha uno stipendio da parlamentare.
Qualcuno ha già avviato la ricerca, qualcun altro si è attardato e ci penserà dopo il debutto di oggi in aula. Per il momento optano per soluzioni provvisorie, la maggior parte in hotel, qualcuno presso amici e conoscenti. Riccardo Fraccaro, neodeputato del Movimento 5 Stelle, al suo arrivo a Roma è stato ospitato dalla sorella che vive in città ed è da poco diventata mamma. Ma da questo fine settimana - spiega - si trasferirà in un bed & breakfast rigorosamente low cost, per cui gli toccherà fare tre quarti d’ora al giorno con i mezzi pubblici per raggiungere i palazzi della politica. «Alcuni cercano casa insieme, spesso chi si conosce già e viene dalla stessa zona. Io per ora ho fatto solo qualche telefonata, ma un appartamento serve. Può darsi che la legislatura non duri molto, ma qualche mese qui lo passeremo di sicuro».
Più comoda al momento la sistemazione di Lorenzo Dellai. L’ex governatore è alloggiato all’Hotel delle Nazioni, «l’alberghetto - spiega - dove andavo quando venivo a Roma da presidente della Provincia» e che in realtà è un quattro stelle in pieno centro, tra Fontana di Trevi, piazza di Spagna e via del Corso. «Ma in prospettiva sto cercando una sistemazione che costi meno, un piccolo appartamentino, anche se a Roma non è facile».
Niente hotel per il neodeputato (e segretario dimissionario del Pd trentino) Michele Nicoletti, che per ora è ospite di conoscenti. «Sono ancora provvisorio, vedremo poi di organizzarci in modo più stabile. Roma per fortuna la conosco, ci ho vissuto due anni».
Sistemati in albergo anche gli uomini del Patt, il senatore Franco Panizza e il deputato Mauro Ottobre. Che hanno già visto alcune soluzioni, anche ieri pomeriggio, tra cui affittare una stanza in un monastero di suore in pieno centro: «Bellissimo», assicura Ottobre. E ha preso in affitto una stanza in centro anche il senatore della Vallagarina Vittorio Fravezzi, sbarcato nella capitale mercoledì sera un’ora prima che il nuovo papa Francesco si affacciasse in piazza San Pietro. «Una stanza molto sobria», ci tiene a sottolineare, «ma in centro perché spostarsi è complicato». «No, nessuna indicazione in quanto parlamentari. Qui ognuno cerca casa per i fatti suoi, sfruttando la rete di conoscenze e amicizie».
(ch.be.)