I dati dell'Inps: sui 130.000 pensionati totali, si "salvano" solo due su tre
I dati dell'Inps: sui 130.000 pensionati totali, si "salvano" solo due su tre
TRENTO. Su un totale di 135.000 pensioni in Trentino, sono circa 90.000 quelle che si salveranno dalla manovra targata Monti. Tante, infatti, sono quelle che restano sotto la soglia dei 935 euro al mese e che quindi continueranno ad essere aggiornate sulla base dell'inflazione. Le altre quasi 45.000, invece, sono destinate a restare bloccate per i prossimi due anni. «Quelle "salve" - afferma Gaetano Guerriero, direttore dell'Inps del Trentino Alto Adige - sono la maggior parte. Basti pensare che le pensioni minime, ovvero quelle che arrivano fino ai 450 euro, rappresentano addirittura il 30% del totale».
Secondo il direttore dell'Inps regionale il provvedimento appena emanato non farà registrare un'impennata delle domande. «Ma gli effetti - spiega - si vedranno a gennaio». Negli ultimi tempi, contrariamente a quanto si potesse pensare, non c'è stato comunque un boom di richieste. «Allo stato attuale la situazione è tranquilla. Le domande di anziantà e vecchiaia sono diminuite in modo considerevole nel 2011 rispetto al 2010. Quelle di anzianità del 47%, quelle di vecchiaia del 27%».