I caffè e gli aperitivi in piazza: profumi della ritrovata libertà
Trento. Aveva il profumo della riconquistata libertà, ieri piazza Duomo, ma con una fragranza sconosciuta, filtrata dalla mascherina, calzata da tutti, tranne da chi sorbiva il caffè o l’aperitivo,...
Trento. Aveva il profumo della riconquistata libertà, ieri piazza Duomo, ma con una fragranza sconosciuta, filtrata dalla mascherina, calzata da tutti, tranne da chi sorbiva il caffè o l’aperitivo, serviti all’esterno dei locali, tutti aperti, attorno all’involucro che maschera il Nettuno. Una sensazione strana, quasi di sospetto in certi momenti, come se si stesse commettendo una marachella. Ad intimidire, poi, la comparsa, sul suono dei 12 rintocchi, di quattro carabinieri, tra cui una donna, che in mimetica nera si sono avviati verso via Cavour sotto l’occhio attento di famiglie e bambini che dalla piazza partivano per una gita in bicicletta - molti a piedi, in bici, col cane, anche lungo la ciclabile sinistra Adige o sulle “roste”. Col sorriso di Wilma Tomasi, intenta a dare il colore alla porta del negozio, che contagia e che ha coinvolto chi passeggiava in una domenica che ha tentato più volte di cambiare connotati atmosferici. Poco più distante, nel grande bar sotto i portici, Valter Botto ha trovato la quadra delle misurazioni e disposto a norma, sedie e tavoli, col personale che da questa mattina inizierà il servizio con protezioni varie ed accortezze inusitate. I ristoranti, invece, dopo la lunga chiusura, oggi potrebbero alzare le saracinesche ed accendere i fornelli, senza limitarsi al cibo d’asporto ed alle consegne a domicilio. Ma molti, in centro soprattutto, hanno deciso di prendersi qualche giorno, per adottare le norme, che hanno come voce guida “un metro di distanza”. C’è chi ne ha previsto anche più, chi l’ha misurato al millimetro e chi invece, ha deciso che non ne vale la pena e chiude bottega. Oggi pomeriggio, riaprono le attività commerciali all’ingrosso ed al dettaglio - avviso per le signore “comprese quelle svolte nell’ambito di mercati” - ed i centri commerciali. Inoltre sempre oggi, eccezionalmente di lunedì, riaprono parrucchieri e saloni d’estetica ed in questo caso, per consentire l’accessibilità del servizio dopo un lungo periodo di chiusura e per venire incontro alla grande richiesta dell’utenza e permettere ai titolari l'adozione di misure che consentano di evitare la presenza contemporanea di persone nei locali (si entra solo su appuntamento ed i più noti sono già sold out fino a fine giugno) il Comune ha previsto una deroga alla disciplina degli orari di apertura. I nuovi orari, validi fino al 31 dicembre: 84 ore su sei giorni settimanali, con giorno di chiusura a scelta del titolare. Non è obbligatorio per questo periodo il riposo domenicale; rimane invece l’obbligo di chiusura previsto per le festività. C.L.