Guerra per l'eredità di Ines Fedrizzi
Quattro testamenti e due perizie sul valore del palazzo di famiglia
TRENTO. E' guerra per l'eredità di Gualtiero Giovannoni e Ines Fedrizzi. Gualtiero ha lasciato ben quattro testamenti. L'ultimo è stato redatto poco prima della morte, avvenuta il 22 novembre dell'anno scorso, presso il notaio Andrea Cimino. Con le sue ultime volontà, Gualtiero lascia la sua parte di palazzo Travaglia, l'immobile di Cognola in cui Ines Fedrizzi aveva costituito un vero cenacolo culturale, al figlio Enzo Bolzoni Giovannoni e alla badante Wilinska Wieslava.
Nell'ultima versione del testamento, Gualtiero, che aveva la metà di palazzo Travaglia, lascia la parte legittima a Enzo Bolzoni Giovannoni e la parte disponibile alla badante polacca Wilinska Wieslava. In precedenza, Enzo Bolzoni aveva ereditato anche la metà appartenete alla madre Ines Fedrizzi. Questo vuol dire che, dopo il testamento di Gualtiero, a Bolzoni Giovannoni andrebbe il 62,5 per cento di palazzo Travaglia, mentre alla badante andrebbe il 37,5 per cento. Oltre al palazzo, che è il bene economicamente più importante dell'eredità, ci sono da dividere anche i quadri e l'archivio lasciato da Ines Fedrizzi. Però su tutto pende l'incertezza. Infatti, Gualtiero ha lasciato ben quattro diversi testamenti redatti presso differenti notai, ovvero i notai Chiappani, Evangelisti, Mott e, appunto Cimino.
Il testamento che si intende valido è l'ultimo, quello redatto presso Cimino. Però si profila un lungo braccio di ferro tra Bolzoni Giovannoni e la badante polacca che, tra le altre cose, aveva fatto partire l'inchiesta sull'infanticidio consumato proprio tra le mura di palazzo Travaglia. Enzo Bolzoni ha accettato l'eredità con beneficio d'inventario. Attualmente della questione si sta occupando il notaio Olga Marotta. Sono in corso anche due diverse perizie di parte sul valore dell'immobile, che è il vero pezzo forte dell'eredità.
Proprio sul valore dell'immobile ci saranno scintille. Infatti Bolzoni ha tutto l'interesse a tenere basso il valore di palazzo Travaglia perché, probabilmente, dovrà essere lui a liquidare la parte della bandante. Quest'ultima, infatti, non sembra avere i mezzi necessari per rilevare la parte di Bolzoni e, quindi, probabilmente cercherà di trattare una buonuscita consistente.
Gli altri beni fanno solo da sfondo alla vicenda. La stessa Wilinska riconosce che molti quadri appartengono a Bolzoni in quanto glieli ha lasciati la madre direttamente. La vicenda, quindi, dovrebbe finire con un accordo economico. Ma non si esclude una causa che verta proprio sulla valutazione dell'immobile. Palazzo Travaglia, infatti, ha una notevole cubatura ed è un immobile di pregio, in posizione dominante sulla città e il suo valore è di qualche milione di euro.