Grandine sopra Mori devastati i campi di Loppio

Danni gravi a vigne e meleti, precipitazioni anche in val di Gresta: raccolto a rischio. Oggi gli agricoltori iniziano la stima di frutta e verdura perduta


di Giuliano Lott


MORI. Non è stata un’ecatombe per l’agricoltura, come la grandinata di luglio in Destra Adige, ma i chicchi piovuti dal cielo ieri nel primo pomeriggio hanno danneggiato comunque e in maniera seria le coltivazioni nella zona di Loppio. La grandinata è durata meno di un quarto d’ora, ma i primi tre minuti sono stati abbastanza violenti da rovinare soprattutto l’uva, proprio alla vigilia della vendemmia, e i meleti nella zona più a sud di Mori. Nella borgata il fenomeno è stato meno intenso, e i chicchi più piccoli non hanno creato danni particolari. «Qui invece è stato un evento disastroso - racconta Cristina Rizzoli, colivatrice di Loppio -, sapevamo che le previsioni davano possibili grandinate ma non pensavamo di questa entità. Nei prossimi giorni, quando avremo una stima più precisa dei danni sul raccolto, ci rivolgeremo alle compagnie assicurative. Purtroppo però i danni sembrano piuttosto seri». I chicchi di grandine hanno bucati le foglie accanendosi sui frutti. «Non ha pelato gli alberi come era accaduto un mese fa in Destra Adige, ma è evidente che una parte del raccolto è stata danneggiata. Difficile è ora quantificare i danni». Anche Roberta Bertolini, dell’azienda agricola Frisinghelli, ha assistito preoccupata alla grandinata. «I primi tre minuti - racconta - sono stati da brivido. La forza della grandine era preoccupante per chi, come noi, ha un’attività agricola. Per fortuna è finito tutto abbastanza presto, ma non abbastanza per evitare danni seri alle nostre colture. Non abbiamo ancora fatto alcun calcolo di stima, al raccolto rovinato penseremo domani».

Di auto rovinate, neanche l’ombra: i chicchi benchè più grandi di quelli caduti a Mori non erano abbastanza grossi per danneggiare le carrozzerie, ma in compenso hanno colpito le verdure pronto per la raccolta, e lo stesso fenomeno è capitato in val di Gresta. Ad essere più esposte, le piante di cavolo cappuccio, ma la stima del raccolto perduto è ancora lungi dall’essere definitiva.

Grandine anche sull’altopiano di Folgaria: a Serrada sono caduti tanti chicchi di ghiaccio da far intasare i tombini per lo scolo delle acque piovane. Il contraccolpo è stato fastidioso, soprattutto per la Famiglia Cooperativa: un magazzino si è allagato, e così anche una cantina attigua.













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