Gottardi: «Facciamo un’unione a sei»

Il sindaco di Tione lancia un appello agli altri Comuni della Busa: «Con 6 mila abitanti avremo più forza contrattuale»


di Ettore Zini


GIUDICARIE. C’è aria di fusioni (ne stanno discutendo Bocenago, Strembo e Caderzone) e stasera si troveranno a Breguzzo, alle ore 21, con l’assessore Daldoss, le giunte di Bondo, Roncone e Lardaro per un possibile comune a quattro nell’alta valle del Chiese. Nella "Busa" di Tioneinvece è calma piatta. Tanto da indurre il decano di Tione, don Fernando Murari, nell’assumere anche l’incarico di parroco dell’Unità Pastorale "Madonna del Lares", che raggruppa le parrocchie di Bolbeno, Zuclo, Saone, Ragoli, Preore e Montagne, a lanciare il sasso nello stagno. «Oltre alle parrocchie – ha detto il sacerdote – sarebbe bello che si unissero anche i comuni».

Da Ragoli, il comune che con Preore e Montagne, dà vita alle Regole Spinale Manez, le millenarie Regole che gestiscono il patrimonio silvo-pastorale che si estende fino a Madonna di Campiglio, arriva un altro stimolo. L’ex sindaco Vittorio Martini ha distribuito in chiesa un volantino, dove sollecita i censiti a prendere in esame un’unificazione dei tre comuni della “Regola”. In paesi vicini, come Zuclo e Bolbeno, comuni con poche centinaia di anime (360 Bolbeno, 347 Zuclo) però l’argomento è tabù. Finora se ne sono ben guardati di intavolare discorsi di fusione. Nemmeno tra di loro. Figuriamoci con Tione, che della Busa è il capoluogo. E, con i suoi 3.700 abitanti, è il comune più strutturato dal punto di vista amministrativo. L’unico che offre servizi sull’intero bacino comprensoriale. A tentare di uscire da questa posizione di stallo, ci prova il sindaco di Tione Mattia Gottardi, che, rotti gli indugi, lancia un messaggio forte e chiaro a tutti i paesi del circondario. «Uniamoci – dice – e potremmo diventare un comune che conta. Il più importante della Valle». Non un’unione a due, o a tre. La proposta di Gottardi è di quelle forti: fare un tutt’uno dei sei paesi del circondario. «Con 6.000 abitanti – dice – potremmo davvero esercitare il peso dei paesi che contano. Avere una forza contrattuale anche in quel di Trento».

«Abbiamo tutto: servizi, commercio e turismo». Con una fusione a sei – sostiene Gottardi – potremmo davvero stare al passo con i tempi, e offrire un grande servizio a tutta la comunità». Ovviamente – dice il primo cittadino di Tione – andrà garantita la patrimonializzazione di ogni singolo comune. Nessuno dovrà essere espropriato delle proprie prerogative. La strada da seguire, però, è questa: fondere tutte le realtà amministrative della Busa. Da soli in Provincia contiamo poco e in futuro conteremo zero. Quindi il passo da fare è puntare su una realtà amministrativa importante. «Ovviamente – dice Gottardi – non è una decisione da prendere, dall’oggi al domani. Ma, è necessario mettersi attorno a un tavolo e ragionarci sopra». «I singoli censiti - aggiunge - lo hanno già capito. Tocca a noi amministratori dimostrare di essere maturi. E cogliere questa opportunità unica». La proposta è forte: ma, conoscendo le fortissime spinte campanilistiche che hanno sempre albergato in questi paesi, il passo non è dei più facili. Ma, è importante - dice Gottardi - che se ne cominci a parlare.













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