Gli antiparassitari spruzzati a due passi dall'asilo
Marco, il trattore all’opera nei vigneti vicini alla struttura d’infanzia. Dopo i vani inviti della scuola, è intervenuta la Polizia locale
ROVERETO. Tanti sono gli aspetti positivi di vivere in campagna o quanto meno vicino ad essa. Poco traffico, un’aria migliore e dalle finestre sicuramente una vista più piacevole. Ma oltre ai tantissimi “pro”, c’e anche qualche “contro”. Con l’arrivo della bella stagione, ad esempio, se la campagna è coltivata con vigneti o piante da frutto, capita di frequente che chi se ne prende cura sparga gli anticrittogamici per proteggere il raccolto dall’aggressione di funghi e altri parassiti. Si tratta di un’operazione che, proprio per la natura dei prodotti liberati nell’aria, può rappresentare qualche pericolo per la salute delle persone.
Va da sé, quindi, che per evitare problemi ai residenti vicino alle campagne sono state fissate norme precise per gli agricoltori. Regole che andrebbero rispettate in maniera ancora più ferrea nel caso in cui i frutteti siano in prossimità di scuole. Condizionale d’obbligo, almeno a Marco, perché nei vigneti che si trovano proprio a ridosso del nido d’infanzia, in via Dolnì Dobrouc, gli antiparassitari vengono regolarmente spruzzati con il trattore munito di botte e atomizzatore. Poca attenzione nei confronti dei piccoli, insomma, da parte dei due fratelli agricoltori che si prendono cura dei filari, ma dimenticano forse quanto stabilisce la legge.
Tempo fa, i responsabili della struttura avevano contattato i due agricoltori, segnalando il problema e invitandoli a tenersi lontano dall’edificio che, proprio in fondo alla stradina della frazione roveretana, ospita il nido. In teoria, il problema avrebbe dovuto risolversi così, ma la richiesta è caduta nel vuoto e i passaggi del trattone sono continuati anche nelle settimane successive e così, il problema è stato segnalato alla Polizia locale. E mercoledì, gli agenti di una pattuglia sono scesi a Marco per parlare con i due fratelli proprio mentre erano al lavoro tra i vigneti. Hanno spiegato loro che, per quanto riguardano le abitazioni, esiste un limite minimo di 30 metri mentre per scuole e altre strutture pubbliche un minimo non esiste nemmeno. Non si possono spruzzare veleni. Punto e basta. Per ora si è trattato solo di un richiamo verbale, ma ovviamente la situazione viene costantemente monitorata da personale del Comando di via Parteli e, nel caso in cui il trattore tornasse ad operare vicino al nido, per i due scatterebbero le sanzioni. Anche pesanti.