Giunta, sei consiglieri in ballo per cinque posti
Tre assessori quasi certi: Casagrande (anche vicesindaco), Negriolli e Pintarelli un quarto (Di Gregorio) lo è quasi. Una poltrona per due tra Paoli e Demozzi
PERGINE. Cinque assessorati in giunta (oltre al sindaco) per i quali occorrono altrettanti nomi. Cinque le liste civiche a sostegno di Roberto Oss Emer. Due in più rispetto a due anni fa. Due in più da tenere in considerazione alla luce anche di qualche affermazione che il sindaco Roberto Oss Emer ha pronunciato durante la campagna elettorale. «Puntiamo molto sui giovani - aveva detto in auditorium presentando la lista PerGiovani - e a un giovane daremo l’assessorato dei giovani». Ieri, a poche ore dalla vittoria elettorale, lo stesso Oss Emer ha sostanzialmente confermato questa possibilità, a condizione della disponibilità dell’unico eletto, quel Daniele Di Gregorio (detto Tigre) che ha ottenuto 128 preferenze e al quale aveva chiesto di formare appunto una lista di giovani. «Pensavo che avrebbe fatto qualcosa di più - aveva anche detto Oss Emer - ma comunque un 5,7% è un ottimo risultato». E rimangono quattro posti.
Un altro assessorato (con la carica di vicesindaco) è sicuramente confermato per Daniela Casagrande. Il suo è stato un risultato eccezionale: con 767 preferenze ha battuto il già suo record registrato due anni fa. La Civica (l’originaria) ha raggiunto il 19% con poco oltre i 1.900 voti che sono altri due risultati eccezionali. Daniela Casagrande è stata eletta insieme ad altri cinque candidati della propria lista: l’assessore uscente Franco Demozzi, e i consiglieri uscenti Stefano Sartori, Paolo Pizzo e Roberto Valcanover, ma anche il nuovo Alberto Frisanco. Due anni fa aveva espresso un altro assessore: Angela Leonardelli che in questa tornata è rimasta esclusa (è al 9° posto). E rimangono tre posti. Uno dovrebbe essere riservato alla nuova lista civica di Diego Pintarelli e spunta il nome di Carlo Pintarelli (di Susà, e sono parenti), che, come si scrive sopra, ha raccolto il testimone di papà Primo. Primo insieme a Diego Pintarelli aveva militato per anni in consiglio comunale prima in maggioranza e poi all’opposizione come centrodestra, e per anni avevano dato battaglia contro le sinistre al governo. Carlo Pintarelli si occupa di agricoltura (nella vita). Come il padre. Ancora due posti da coprire: uno per uno alle due liste rimanenti? Sono Pergine Città (quella formata due anni fa da Beniamino Gretter che questa tornata lo vede escluso insieme a Sandro Beber che ricopriva la carica di capogruppo) che ha ottenuto un buon 10,1% (1.017 voti); Pergine Città, nel 2013 aveva espresso l’assessore Massimo Negriolli che quest’anno è il primo degli eletti con 277 voti; la lista ha ottenuto un 9,4% con 947 voti. L’altra lista è Patto per Pergine che ha Sergio Paoli (assessore uscente) come primo eletto (180 voti) e seguito dall’altrettanto “storico” Renato Nisco (già assessore e già presidente del consiglio nei mandati ante Oss Emer).
Il nome di Massimo Negriolli (assessore all’urbanistica uscente) pare certo nella riconferma della carica. Il suo è stato un incarico delicato nell’elaborazione delle varianti al Prg e probabilmente dovrà occuparsi anche della revisione totale del Prg nei prossimi cinque anni. Il posto rimanente sembra per due: Sergio Paoli (agricoltura-turismo) e Franco Demozzi (sport e attività economiche): competenze tutto sommato non delicate. La presidenza del consiglio? Dicono sarà “civica”. Ma come ha detto Oss Emer: «Si decide collegialmente e ho le mani libere».