verso il ballottaggio a storo

Giacometti regina delle preferenze «Speriamo anche nei voti del Pd»

STORO. Una delle protagoniste del primo turno elettorale di Storo e dell'affermazione delle liste di Luca Turinelli è senz'altro Stefania Giacometti, che con le sue 211 preferenze è in assoluto la...



STORO. Una delle protagoniste del primo turno elettorale di Storo e dell'affermazione delle liste di Luca Turinelli è senz'altro Stefania Giacometti, che con le sue 211 preferenze è in assoluto la più votata del Comune. Le abbiamo chiesto un commento sul risultato e sulla situazione politica in vista del ballottaggio del 24 maggio.

«Come gruppo siamo molto grati ai cittadini per il risultato che ci hanno permesso di conseguire. Pensavamo di arrivare al ballottaggio ma non così avanti. Personalmente sono molto felice, è stata davvero una bellissima sorpresa. Vorrei ringraziare uno ad uno tutti coloro che mi hanno accordato la loro fiducia e garantire fin d'ora il massimo impegno».

Cosa pensa che abbia spinto così tante persone a votarvi e a votarla?

Credo che gli elettori abbiano premiato l'idea di un progetto basato sui contenuti e non sui personalismi. Nel mio caso credo sia stata apprezzata la decisione di dimettermi da assessore perché sentivo che ci eravamo allontanati troppo dal mandato ricevuto e non proponevamo una politica adatta ai tempi in cui viviamo».

Rispetto a 5 anni fa i suoi voti sono passati da 99 a 211. L'aumento però non si è avuto a Darzo, il suo paese, dove lei aveva preso 60 voti scesi oggi a 54, ma sugli altri 3 seggi. Come se lo spiega?

«Penso che gli elettori abbiano riconosciuto una linea coerente anche all'interno di un progetto trasversale e al tempo stesso persone capaci di rappresentare il cambiamento in maniera credibile. Quanto al ballottaggio, i risultati ci inducono ad un modesto ottimismo. Speriamo che una parte dell'elettorato che aveva scelto il Pd al primo turno possa darci fiducia e riconoscersi nelle nostre proposte. In caso di vittoria ci impegneremo a rappresentare le istanze di tutti i cittadini, senza favoritismi e preclusioni. Le porte del Comune saranno aperte per tutti».

Se doveste vincere qualche preferenza sul ruolo futuro?

«Non ci ho ancora pensato, prima bisogna vincere. Poi, se ce la facciamo ci sarà un bel po' da fare per tutti e io non ho particolari preferenze. Gli eventuali incarichi li decideremo assieme, in base alle competenze e alla disponibilità delle persone». (s.m.)













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