Già oltre 1400 firme alla petizione del nostro giornale

Tra le adesioni anche quella dell’ex consigliere Passerini Anche a Beccara rinuncia ai 155 mila euro del fondo family



TRENTO. Oltre 1400 firme arrivate in meno di 24 ore sul nostro sito (www.giornaletrentino.it). La petizione lanciata dal Trentino e dall’Alto Adige ha già registrato un boom di adesioni, paragonabile solo alla risposta che si registrò nel 2011 quando i nostri giornali lanciarono una raccolta firme per il taglio delle indennità dei consiglieri provinciali. Tre anni dopo la reazione si ripete, questa volta nel mirino ci sono le liquidazioni d’oro a 123 tra consiglieri ed ex consiglieri. I quali, a fronte della riduzione dei vitalizi a partire da questa legislatura (scesi a un massimo di 2900 euro netti al mese), si sono visti liquidare decine, ma più spesso centinaia di migliaia di euro, a titolo di riscatto di quanto altrimenti sarebbe stato erogato loro in forma di vitalizio. In totale 22 milioni distribuiti tra 123 tra consiglieri in carica ed ex, come prima tranche. Le altre tre arriveranno a partire dal 2018, quando saranno sbloccati altri 31 milioni di euro accantonati nel Fondo pensionistico regionale family. Cifre che hanno subito fatto gridare allo scandalo. Di qui la scelta di lanciare una nuova petizione. Un appello ai consiglieri regionali, in carica ed ex, perché diano un segnale concreto: il denaro che hanno già incassato, e con quello ancora congelato, vada ad alimentare un fondo straordinario per il lavoro.

Un appello che ieri la giunta regionale ha subito raccolto, decidendo di istituire un capitolo ad hoc sul prossimo bilancio della Regione, sul quale i consiglieri potranno versare in tutto o in parte quanto ricevuto o quanto spetterà a loro nei prossimi anni.

Vincenzo Passerini, il primo nei giorni scorsi ad annunciare l'intenzione di fare a meno della maxiliquidazione fino al 2018 congelata nel Fondo family (nel suo caso 115 mila euro), ieri ha aderito all’iniziativa del giornale. E all’elenco degli ex consiglieri intenzionati a dare un segnale, dopo Passerini e Paolo Tonelli, si aggiunge anche Antonio a Beccara: «Mi sembra superfluo - scrive - precisare che ogni singolo ex consigliere deciderà, in coscienza, cosa fare in merito a quanto prevede la legge regionale del 2012 sui vitalizi. Per quel che mi riguarda - a meno che nel frattempo non intervenga una legge del consiglio regionale - comunico di rinunciare ai 155.000 euro del "Fondo family" a me assegnati. Destinerò questa somma, se e quando mi verrà liquidata, in segno di solidarietà con chi è nel bisogno, a quattro realtà trentine, nate proprio per aiutare i più deboli tra di noi: Trentino solidale, Caritas, San Vincenzo, Canalete onlus». Ma a Beccara prosegue la riflessione: «Mi pare ingiusto che tutti, dico tutti, gli ex consiglieri, siano aggrediti da giudizi come quelli che stiamo leggendo sui quotidiani locali in questi giorni (qualcuno ci ha definiti persone infami). Sono certo che fra di noi ci sono persone rette e giuste che testimoniano nel silenzio e con azioni concrete la loro solidarietà con i più deboli. Ben vengano anche le spinte e le sollecitazioni della stampa, purchè siano equilibrate e costruttive».

(ch.be.)













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