Già fuggiti i profughi arrivati a Marco
Rimasti solo poche ore nel centro della Protezione Civile e ieri, tra lo sconcerto generale, hanno fatto perdere le loro tracce
ROVERETO. Il loro arrivo era stato annunciato solo poche ore prima e fino a domenica pomeriggio, quando le porte del centro della Protezione Civile di Marco si sono aperte per accoglierli, non si conosceva nemmeno la loro nazionalità. Poco importa, ormai, perché ieri, rapidamente come erano venuti, i quaranta profughi africani - 7 donne e 33 uomini: trentanove provenienti dall'Eritrea e uno dall'Etiopia, di età compresa tra i 18 e i 30 anni - sono partiti. Anzi, sarebbe meglio dire che sono “spariti”, visto che non sono state certo le istituzioni che si erano prodigate per accoglierli al meglio a farli allontanare. No, l’allontanamento è stato spontaneo e in breve hanno fatto perdere le loro tracce. È bene chiarire fin da subito che nella loro decisione non c’è nulla di illegale: a Marco, così come nel resto di Italia in cui altre centinaia di profughi sono stati accolti, non erano sottoposti ad alcun provvedimento di coercizione. Si tratta, insomma, di liberi cittadini liberi di muoversi all’interno e all’esterno di una struttura - quella di Marco - i cui cancelli sono sempre rimasti aperti. Non è partita, e nemmeno partirà, quindi, la “caccia” al fuggitivo da parte delle forze dell’ordine.
Detto questo, resta lo sconcerto tra i volontari - che con la consueta efficienza avevano già fissato dei turni per garantire assistenza agli ospiti 24 ore su 24 - e i rappresentanti delle istituzioni che tanto, in poche ore, erano riuscite a fare per accogliere al meglio la numerosa comitiva che, è assai probabile, potrebbe avere preso la via del nord Europa, in particolare della Germania. Per la quasi totalità delle persone che sbarcano sulle nostre coste, infatti, l’Italia resta solo un paese di approdo e transito, il luogo da cui partire per altre nazioni europee. Molte e legittime le domande che inevitabilmente, dopo quanto accaduto, tanti si sono posti riguardo la validità e l’utilità di questo tipo di operazioni di accoglienza. La Lega Nord, intanto, che proprio sul nostro giornale, ieri protestava per la scelta di accogliere i quaranta africani presso il centro della Protezione civile, all’ex polveriera di Marco, ha annunciato una conferenza stampa per questa mattina. Facile immaginare che, ora, visto l’allontanamento dei profughi, le critiche dei rappresentanti locali del Carroccio siano indirizzate a chi ha disposto l’invio di queste persone nei centri accoglienza di molte regioni italiane - strali peraltro già arrivati al ministro Angelino Alfano - permettendo che queste si muovessero senza alcun controllo. Per la cronaca, anche i profughi arrivati nelle scorse ore a Bolzano sono “misteriosamente” spariti dal centro d’accoglienza.
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