Fuoripista sul Bondone, denunciati
La polizia locale ipotizza i reati di valanga e violazione dell’ordinanza del sindaco
TRENTO. Quando hanno visto tutta quella neve, non hanno resistito. Non importa che da poco vi fosse un’ordinanza del sindaco di Trento che vietava il fuoripista. Loro hanno preso le tavole e sono scesi. In molti si sono buttati sulla ripida parete che scende dal Palon verso Vason, nella zona conosciuta come Mugon, sul Bondone. Purtroppo per loro, però, ad aspettarli hanno trovato gli agenti della polizia municipale che li ha identificati e poi denunciati. In tutto sono tredici ragazzi. La maggiorparte è stata denunciata per violazione dell’ordinanza dell’autorità, ma tre di loro sono finiti nei guai anche per il reato di valanga. Si tratta di un reato di pericolo per il quale il codice penale prevede una pena da uno a 5 anni. Quattro di questi ragazzi sono minorenni. Nei giorni scorsi hanno ricevuto l’invito a nominare un avvocato. Ora rischiano di finire sotto processo. L’ordinanza era stata emessa per il forte pericolo di valanghe sul Bondone, dopo le nevicate di alcune settimane fa.
Ad avvertire che era stato istituito il divieto di fuoripista c’erano anche vari cartelli in più lingue, ma i ragazzi sono scesi lo stesso. Alcuni di questi abitano proprio sul Bondone e sono molto esperti. Il reato più grave, quello di valanga, è stato ipotizzato perché i tre avevano provocato anche un piccolo distacco di neve.Una questione, quella del divieto di fuoripista e in generale quello delle valanghe, che sta suscitando parecchi interrogativi. Proprio nei giorni scorsi dall'Osservatorio della Libertà in Montagna e Alpinismo, nato all'interno del Cai e guidato da Alessandro Gogna, è partita una lettera al pm di Torino Raffaele Guariniello in materia. Una riflessione dopo l'imputazione per omicidio colposo di tre alpinisti che il 9 dicembre 2012 sciavano insieme ad un amico poi morto sepolto sotto una valanga sotto il monte Fraitève a Sauze d'Oulx. Rimasti illesi, per loro è scattata l'accusa di omicidio colposo, oltre che per valanga colposa. Se il giudice per le indagini preliminari concorderà con la tesi dell'accusa del pubblico ministero, per la prima volta gli accompagnatori scampati a un incidente in montagna saranno processati come responsabili della morte di una persona del gruppo. È questa la nuova linea adottata dalla procura di Torino.
Gli amanti della montagna considerano, però, questa interpretazione come eccessivamente severa. In Bondone in questa stagione è caduta una grossa quantità di neve. Molto superiore a quella caduta nelle ultime annate.
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