Fugatti ha votato la manovra del governo
TRENTO. Sabato il governatore Maurizio Fugatti ha votato la manovra del governo a Roma. Lo ha fatto con le colleghe parlamentari (e assessore) Stefania Segnana e Giulia Zanotelli ed è stato con tutta...
TRENTO. Sabato il governatore Maurizio Fugatti ha votato la manovra del governo a Roma. Lo ha fatto con le colleghe parlamentari (e assessore) Stefania Segnana e Giulia Zanotelli ed è stato con tutta probabilità l’ultimo atto da onorevoli dei tre amministratori provinciali: la compagine della Lega si dimetterà in blocco a gennaio, visto che nella manovra finanziaria è contenuto anche l’emendamento che istituisce a maggio l’”election day”, vi voterà dunque per le suppletive per Trento e Valsugana e per le elezioni europee. Critico l’ex governatore Ugo Rossi per il fatto che Fugatti abbia votato una finanziaria che non prevede la salvaguardia dei 70 milioni (in 3 anni) di possibile mancato introito in finanziaria. Tema su cui Fugatti avrebbe avuto assicurazioni per un decreto già nel mese prossimo. No alla Finanziaria di Emanuela Rossini, Patt e la senatrice Donatella Conzatti, Forza Italia motiva tutta la propria contrarietà: «La manovra è nata sotto influssi di onnipotenza e tra la versione 1 con deficit a 2,4 e la versione 2 con deficit a 2, hanno fatto pagare agli italiani 1,5 mld di euro in termini di maggiori interessi sul debito e 350 mld di capitalizzazioni perse in borsa. La manovra 2 è stata approvata con una forzatura antidemocratica dell’esecutivo che ha bypassato il legislativo (il parlamento). C’è un ricorso alla Consulta per violazione art 72 Costituzione. Parlamentari di maggioranza trattati da meri esecutori di “ordini”. E il peggio è il merito. Più tasse per il 99% dei contribuenti, terzo settore compreso. IVA? Alzata al 25,2% e al 26,5, sterilizzata per ora, perché evitare l’aumento costerà 52mld (come due manovre)» chiude Conzatti.