Fugatti firma l’ordinanza: l’orso sarà abbattuto
Nel documento anche la richiesta di soppressione per altri tre esemplari e la richiesta di riduzione da 100 a 50 del numero totale dei plantigradi. Si attende risposta dell’Ispra
TRENTO. Poche ore dopo che l’autopsia ha confermato che è stato un orso a uccidere Andrea Papi, arriva la reazione della Provincia di Trento: Il presidente Maurizio Fugatti firma un’ordinanza contingibile ed urgente che prescrive l’abbattimento immediato del plantigrado responsabile dell’aggressione perché «pericoloso per l’incolumità e la sicurezza pubblica».
Il corpo forestale provinciale ha l’ordine di monitorare l’area in cui si pensa si possa trovare l’orso – il territorio tra Mostizzolo e Dimaro, ha spiegato il capo della Protezione Civile Raffaele De Col – per poi procedere all’identificazione genetica e «all’abbattimento dell’esemplare identificato».
Per arrivare all’identificazione, gli orsi indiziati e catturati saranno custoditi in cattività in attesa della eventuale conferma genetica.
«Per troppo tempo in Trentino si è pensato al benessere degli animali e non a quello delle comunità, e – ha sottolineato Fugatti – oggi non mi preoccupa il benessere degli animali e di come verranno catturati, e non mi preoccupa nemmeno se i funzionari competenti dovessero sbagliare animali nell’identificazione», ha risposto il presidente a chi ha chiesto in che modo saranno identificati e catturati gli orsi sospettati dell’aggressione.
L'ordinanza del presidente prevede anche altre due azioni. La prima è la richiesta di autorizzazione all'Ispra per l'abbattimento di tre esemplari già considerati problematici, che diventerebbero quattro nel caso in cui il responsabile della morte di Papi non fosse tra i tre: MJ5, già responsabile dell'aggresione del 19 marzo a Maurizio Cicolini, in Val di Rabbi, e di predazioni di animali nella zona; la femmina JJ4, di cui la provincia chiese già l'abbattimento in passato ma gli fu negata perché accompagnata dai cuccioli, e poi M62, più volte segnalato perché vicino alle case o responsabile di predazioni.
«Dai colloqui che abbiamo avuto con il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica - ha detto Maurizio Fugatti - ci sarebbero le rassicurazioni da parte di Ispra sull'accoglimento queste richieste».
La terza azione, forse la più ambiziosa, è la richiesta all'Ispra di portare a 50 il numero di orsi presenti sul territorio trentino, che oggi superano i 100 esemplari. «Sapete che il progetto Life Ursus, all'inizio, prevedeva un numero massimo sul territorio di cinquanta orsi - ha sottlineato il presidente della Provincia - oggi sono cento e per di più tutti concentrati nel Trentino occidentale, è evidente che gli orsi sono in sovrannumero e che occorre riportarli in breve tempo alle originarie previsioni del progetto, partendo proprio da territori come la Val di Sole, uno dei più frequentati e sofferenti».