Fuel cell, la Valsugana dà lezione al Giappone
Una delegazione internazionale in visita agli impianti di Borgo e Roncegno I tecnici nipponici sorpresi dai corsi scolastici (che loro non hanno) dell’Enaip
BORGO. Fuel cell: l'esperienza dell'Enaip di Borgo non ha eguali, nemmeno in Giappone. Gli impianti di cogenerazione installati alla scuola di formazione professionale, al centro sportivo di via Gozzer e a Roncegno, sono stati ieri oggetto della visita di una decina di persone appartenenti all'International Energy Agency, l'agenzia più importante a livello mondiale nel campo dell'energia. Un gruppo formato da esperti giapponesi, svedesi, danesi, tedeschi e francesi, che hanno preso parte alla due giorni organizzata da Enea in Italia. E quando si parla di fuel cell, in Italia si parla di Trentino, di Mezzolombardo e di Valsugana.
Mercoledì il gruppo, guidato da Angelo Moreno, responsabile Enea del settore idrogeno e fuel cell in Italia, ha visitato, accompagnato da Stefano Modena, la Sofcpower di Mezzolombardo, azienda che produce caldaie a cogenerazione: nata nel 2007 con 3 dipendenti, ora ne conta una sessantina e da poco ha inaugurato il nuovo impianto. «Sono rimasti tutti a bocca aperta. Provincia di Trento e Comune di Borgo stanno facendo la loro parte, tenendo in Italia questo business economico e competendo con il Giappone», ha spiegato Moreno, ricordando che nel paese asiatico ben 90mila case hanno caldaie a fuel cell, e diventeranno 140mila a fine anno. «Sono 10 anni avanti a tutta Europa», ha aggiunto.
Ieri al Cfp Enaip il gruppo è stato accolto dal direttore Sergio Bailo, dal vicesindaco di Borgo Gianfranco Schraffl e dal professore Massimo Luzzana. La scuola è l'unico centro di formazione italiana ad avere un prototipo di impianto. Dalla prossima settimana inoltre partirà il primo modulo formativo da 20 ore per il 4° termoidraulici e quella successiva per il 4° elettricisti. «Oggi questa tecnologia non è ancora diffusa sul mercato, e l'idea di dare i primi rudimenti ai ragazzi, che iniziano a impratichirsi anche sulla manutenzione, è molto importante per il futuro. Fondamentale il rapporto con Sofcpower», ha spiegato Bailo. I tecnici hanno sottolineato l'importanza dell'impianto e dei corsi sulle celle a combustibile nella scuola di Borgo, in quanto permettono di preparare i giovani ad installare e montare questi impianti, e secondo perché conoscendo queste tecnologie ne diventano promotori a casa, in famiglia e con gli amici.
«Alla Sofcpower si parla di una produzione che sarà sui 10-20 mila pezzi l'anno, servono installatori e manutentori. E questa scuola è un passo avanti a tutti», ha concluso Moreno, proponendo una scuola estiva al Cfp. Dai tecnici stranieri la conferma che ne in Germania ne in Giappone esiste una simile esperienza: li la formazione si fa negli stabilimenti.
«FriBorgo è una realtà e questa visita fa capire l'importanza raggiunta da Borgo su questa tecnologia. Ci sono progetti di formazione finanziati dall'Europa: questa scuola può diventare un centro a livello europeo per formatori, che andranno ad istruire i tecnici», aggiunge Schraffl.
«Come Valsuganatur organizzeremo un percorso per turisti con le visite a questi impianti e alla centrale idroelettrica del Gomion. Efficienza e risparmio energetico catturano l'1-2% di visite turistiche, tedeschi ed austriaci in primis», conclude Luzzana.
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