Frazioni unite: «La viabilità è un caos»

E’ questo il filo conduttore che ha legato gli incontri di sindaco e giunta con i residenti delle borgate che formano il Comune


di Roberto Gerola


PERGINE. La viabilità e i temi connessi hanno rappresentato il filo conduttore di praticamente tutte le riunioni svoltesi nell’arco di un mese e mezzo nelle frazioni. Gli incontri avviati dalla giunta Oss Emer hanno generato moltissime richieste e le più disparate secondo i luoghi e le caratteristiche del paese. Ma appunto la viabilità ha dominato incontrastata con la necessità di segnaletica adeguata, ma soprattutto di un maggior e preciso controllo da parte della polizia municipale. Se fosse presente in contemporanea in tutte le frazioni, una pattuglia di vigili, sarebbero necessari almeno 40 unità operative (senza considerare le necessità di Pergine centro), quando invece la “dotazione” sembra essere di una dozzina per tutti il territorio. Anche gli “speed check” contro la velocità e quindi a tutela di pedoni, sono richiestissimi: su tante altre strade, ma metterne altri anche su quelle già dotate. I luoghi più a rischio, stando a quanto si è sentito, sono a Madrano, Zivignago, San Cristoforo, Valcanover, Viarago, Santa Caterina, e via dicendo.

L’ultima protesta viene dal confine del territorio comunale di Pergine rappresentato dal rio Sille, ma sempre in comune catastale di Madrano. Siamo in effetti al civico 4 di via Castel Rocca che è poi la strada provinciale che dalla Mochena arriva a Madrano. A raccontare il tutto è Michele Bortolotti che con la famiglia e tre bimbi piccoli abita lì. «E’ un tratto pericolosissimo, dice, le auto sfrecciano di giorno e di notte, nonostante i 70 all’ora che già sono tanti. E poi, il dramma è che ogni tanto mi ritrovo con un’auto contro la casa, con il rischio che mi sfondino il garage». E’ successo di notte a fine agosto. E l’evento è documentato da una serie di fotografie. Un’auto è sbandata sulla propria sinistra finendo contro la casa, di notte, facendo sobbalzare gli inquilini. Troppa la velocità. E Bortolotti, insieme alla sua famiglia e ai vicini chiede un possibile intervento. Ha inviato una lettera in Provincia, in municipio a Pergine, a qualche partito politico, in Procura a Trento. Ma non ha ricevuto risposta. Dopo l’apertura della nuova strada “variante di Torchio” il traffico è notevolmente aumentato. E scrive: «Nonostante ci siano i 70 km/h, il limite non è rispettato e non ci sono controlli; mancano marciapiede, strisce pedonali e fermata autobus con pensilina».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano