Fraccaro: «Deputati ladri». E scoppia il caos
Il parlamentare trentino del Movimento 5 Stelle all’attacco in aula durante l’esame della legge sul finanziamento pubblico ai partiti
ROMA. Seduta sospesa nell'Aula della Camera durante l'esame della legge sul finanziamento pubblico ai partiti. Il deputato trentino Riccardo Fraccaro del M5s ha detto ai deputati «continueremo a chiamarvi ladri». Immediata la reazione dei deputati del Pd, molti dei quali hanno abbandonato l'Aula.
Durante il suo intervento su un emendamento, proprio all'inizio delle votazioni, il grillino ha detto «continueremo a chiamarvi ladro». Immediata la reazione dagli altri deputati, soprattutto di quelli del Pd . La vicepresidente Marina Sereni ha provato a riportare l'ordine richiamando Fraccaro ed a «non usare un linguaggio offensivo per il Parlamento ed i deputati». Ma il Pd ha continuato a rumoreggiare, chiedendo interventi della presidenza sul deputato M5S e urlando in coro «Fuori, Fuori». Al che, Sereni ha intimato a Fraccaro: «Se pronuncia di nuovo quella parola....», ma non è riuscita a finire la frase, la sua voce è stata sopraffatta dalle urla dei deputati M5S. Specificando che «l'Aula non è né un ring né uno stadio», mentre decine di deputati del Pd abbandonavano platealmente l'Aula, la vicepresidente ha sospeso la seduta.
La reazione di Dellai. Per Lorenzo Dellai «con questo atteggiamento dell’M5S possiamo andare avanti anche tre notti...», ha spiegato commentando la richiesta dei Cinque Stelle di andare avanti a oltranza con l’esame. «Non si può chiamare ladro neppure chi fosse contrario a questa legge, dunque figuriamoci chi la vuole», ha sottolineato il capogruppo trentino di Scelta civica. Ora «noi non cadremo più in provocazioni, ma non può essere lasciato impunito l’atteggiamento di chi denigra», ha chiarito.