FESTIVAL ECONOMIA 2011Sul palco di Trento si parla di calcioscommesse
Fallito il tentativo di portare Pisapia e gli altri sindaci neoeletti del centrosinistra. Al loro posto il nuovo scandalo del pallone con Gigi Garanzini, Paolo Casarin e Damiano Tommasi
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TRENTO. Niente confronto tra sindaci. Ieri mattina il responsabile scientifico del Festival dell'Economia Tito Boeri ha spiegato che stasera non ci sarà il previsto incontro con i sindaci, tra i quali dovevano esserci Giuliano Pisapia e Luigi De Magistris. Molti avevano impegni precedenti e le tossine delle elezioni da smaltire. Così Boeri ha tirato fuori dal cilindro un'altra idea: un dibattito sul nuovo scandalo che agita il mondo del calcio, con i calciatori dediti alle scommesse.
Così al posto dei primi cittadini, al teatro Sociale, stasera alle 21, ci saranno calciatori, giornalisti sportivi ed esperti del mondo del calcio. Un dibattito che si annuncia come molto partecipato, visto che l'argomento è di stretta attualità. Anche il parterre dei partecipanti sembra di alto livello. Ci saranno Paolo Casarin, ex arbitro; Gigi Garanzini, giornalista de "Il Sole 24 Ore" e di "Radio 24", Gianfranco Teotino, giornalista e profondo conoscitore del mondo sportivo, Damiano Tommasi, ex calciatore della Roma, del Verona e della nazionale e da poche settimane presidente dell'Associazione Italiana Calciatori.
Il dibattito ha un titolo intrigante e allo stesso tempo ottimista: «Cosa fare per evitare nuovi scandali nel calcio». Boeri ieri mattina ha spiegato la connessione del tema con il Festival: «Il nuovo scandalo che ha colpito il calcio, dopo calciopoli, dimostra come ci sia tutto un mondo che sta vivendo un momento particolare. Le società sono in difficoltà. Il primo scandalo di calciopoli vedeva in prima fila gli arbitri. Addirittura le loro carriere venivano influenzate dalla loro tendenza a subire condizionamenti. Il nuovo scandalo è tutto diverso. Questa volta si tratta dei calciatori che scommettevano sui risultati. Si tratta di un fenomeno che vogliamo analizzare in tutte le sue conseguenze».
Insomma uno scandalo che è molto economico, dal momento che il calcio è una delle prime industrie italiane per fatturato, se si tiene conto di tutto l'indotto. Il nuovo scandalo delle scommesse ha messo in luce comportamenti molto disinvolti da parte di alcuni calciatori che addirittura davano calmanti ai propri compagni di squadra per influenzare il risultato finale. Per non parlare di ex calciatori famosi, come Beppe Signori, che avrebbero scommesso in maniera decisa di varie partite. Un mondo sul quale la magistratura ha appena aperto uno squarcio dal quale provengono immagini che gettano una luce sinistra sullo sport più amato in Italia.
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