Feste alcoliche, stop contributi
L'assessore Sordo: «Proporrò una delibera alla Comunità di valle»
CASTELLO TESINO. Dopo lo stop forzato al "campionato mondiale di alzata di gomito" e le scuse degli incauti organizzatori, ora si sta per muovere anche la Comunità Bassa Valsugana e Tesino. A farlo è l'assessore Paolo Sordo, "castellano" doc, che ha pronta una dura proposta: basta contributi a chi vende alcolici alle feste.
Sordo, assessore alla cultura e all'istruzione della Comunità Valsugana e Tesino, dopo il grande clamore suscitato dall'annuncio del "campionato mondiale di alzata di gomito", nel Parco La Cascatella, appunto proprio nel suo Comune, ha illustrato al Trentino la sua idea. «Proporrò in tempi brevissimi alla giunta della Comunità - spiega Sordo - di assumere una delibera che preveda che le associazioni e i comitati che organizzeranno feste con la vendita di prodotti alcolici vengano depennati dalla lista delle organizzazioni alle quali possono essere destinatati contributi della Comunità».
Le motivazioni dell'assessore sono chiare: «Comprendo che il campionato mondiale di alzata di gomito poteva essere una goliardata e "quasi" uno scherzo, ma solo pensare ad un avvenimento del genere denota un certo tipo di mentalità ed un amministratore pubblico non può far passare sotto silenzio un fatto del genere. Anzi è suo preciso dovere porre in atto quanto gli è possibile per cercare di mettere un freno a questo che è ormai diventato un problema molto serio per moltissime, troppe persone, tra cui, purtroppo, tanti giovani».
«A livello sociale - continua Sordo - la Comunità ha già messo in atto alcune iniziative certamente importanti rivolte ai ragazzi delle scuole medie e delle superiori, ma dobbiamo fare di più». Da qui dunque la proposta di Sordo che però ha intensione di fare dell'altro. Non solo prospetterà alla giunta di penalizzare le associazioni che vendono, nelle loro feste, alcol inserendo il tutto negli specifici regolamenti, ma l'assessore spiega anche che «invierò poi a tutti i Comuni della Comunità la nostra delibera, invitando i sindaci a fare altrettanto per i contributi comunali».