Festa della liberazione ad alta tensione

Oggi pomeriggio annunciato in città un corteo di anarchici e antagonisti contro Casa Pound con partenza da piazza Dante



TRENTO. Si preannuncia una festa della Liberazione molto calda, quella di oggi. Un 25 aprile con la città blindata, almeno al pomeriggio, a causa di una manifestazione anarchica contro Casa Pound. Ormai da giorni, gli anarchici hanno tappezzato la città con volantini che annunciano la manifestazione con presidio di questo pomeriggio. L’obiettivo, come ormai da tempo, è arrivare alla chiusura di Casa Pound. La manifestazione, quindi, rischia di arroventare il clima dopo un vero e proprio crescendo di tensione. Gli anarchici già avevano organizzato una grande manifestazione in occasione dell’apertura del centro di aggregazione dei giovani di destra, fascisti del terzo millennio, come si sono definiti. Ma poi le provocazioni si sono moltiplicate. La notte prima della giornata che ricorda le vittime delle foibe, gli anarchici hanno sparso immondizia davanti alle serrande di Casa Pound in via Marighetto e hanno tappezzato i muri con volantini contro i giovani di destra. Il giorno successivo anarchici e membri di Casa Pound si sono fronteggiati in Largo Pigarelli, davanti al Tribunale dove c’è proprio un cippo che ricorda le vittime delle foibe. Gli anarchici in corteo hanno bloccato il traffico in piazza Venezia. Ma lo schieramento di carabinieri e polizia era imponente. Così lo scontro non c’è stato. Ma qualche settimana dopo, gli anarchici sono tornati a colpire piazzando sotto le serrande di Casa Pound non più immondizia, ma un ordigno formato da alcuni grossi petardi messi insieme. Il botto fu grosso, ma i danni pochi. La serranda è volata a qualche metro di distanza e la vetrina è andata in mille pezzi. In questo caso non ci sono state rivendicazioni, ma i sospetti sono tutti su gli anarchici sia per il modo di operare che per l’obiettivo. Da tener presente, poi che sempre gli anarchici hanno rivendicato l’attentato al Tribunale di sorveglianza di via Jacopo Aconcio dello scorso gennaio. In quell’occasione una bombola di gas inserita dentro una pentola a pressione esplose mandando in frantumi le vetrate degli uffici. Alcuni giorni fa, poi, sono state trovate due bombe molotov nei pressi della linea ferroviaria del Brennero, a Rovereto. Anche in questo caso i sospetti ricadono sugli anarchici.

Dopo questa serie di attentati e provocazioni, la manifestazione di oggi rischia di essere davvero esplosiva. Del resto i toni usati dai giovani anarchici e dei movimenti antagonisti nei volantini che annunciano la protesta sono molto accesi:

«Nell'ultimo mese a Trento i fascisti hanno iniziato a farsi vedere esplicitamente per quel che sono. Sono ormai 9 le aggressioni a compagni e compagne, ragazzi sospetti di antifascismo e lesbiche. Perché il giorno della liberazione dal fascismo non rimanga solamente una commemorazione ma serva per ribadire che la lotta contro il fascismo continua qui, oggi, nelle strade e nelle idee l’assemblea antifascista di Trento organizza un corteo auto organizzato, che vuole anche essere occasione di confronto con i compagni di altre realtà. Chiudiamo Casa Pound! Perché 25 aprile significa per noi lottare ancora ricordando così l'esempio dei partigiani. Perché non tolleriamo la presenza dei fascisti, né a Madonna Bianca né altrove». L’accenno ai giovani di altre realtà preoccupa non poco le forze dell’ordine che hanno già fatto arrivare rinforzi.

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