Ex Alpe, rimangono solo le macerie
Oggi sarà abbattuta l'ala degli uffici: si conclude così la demolizione della fabbrica abbandonata
ROVERETO. Ex Alpe, oggi si arriva a "ground zero". In mattinata si completeranno le operazioni di abbattimento della vecchia fabbrica, demolendo anche lo stabile degli uffici. Ieri le operazioni di demolizione dello stabile sono state molto più veloci del previsto, e in un sol giorno la ditta, la Bianchi di Isera, è riuscita a radere al suolo il capannone lungo viale Vittoria. Il lavoro delle due ruspe è stato seguito dagli assessori Giuseppe Graziola e Ivo Chiesa, dai tecnici del Comune, da una classe quarta dei geometri con l’insegnante Camilla Gazzini e da numerosi curiosi, lungo i bordi dell'area di cantiere. Da oggi pomeriggio tutta l'area che era occupata dalla ditta che costruiva macchinari per la lavorazione del marmo sarà libero, e si creerà un nuovo campo libero in città. Gli operai sono riusciti a ridurre di molto i tempi dell'abbattimento del capannone, risalente alla fine degli anni Sessanta. Al lavoro ieri c'erano due macchine demolitrici, una impiegata interamente per abbattere le mura del capannone, e l'altra utilizzata per una prima separazione dei materiali, in particolare delle parti in ferro.
I macchinari hanno cominciato a lavorare dopo le 8.30 - prima si è permesso il transito degli autobus scolastici. Quindi, si è chiusa la strada, deviando il traffico su via Da Vinci. Durante le operazioni la ditta ha impiegato un idrante, sempre in funzione, per contenere le polveri. I tecnici sono riusciti a trovare un sistema molto veloce per distruggere il capannone. Lungo l'edificio erano presenti dei tiranti, che servivano a rafforzare la struttura, che doveva sopportare il peso dei carri ponte. Così, mentre una demolitrice teneva uno dei tiranti, l'altra riusciva agilmente ad abbattere le mura. In questa maniera il lavoro è stato spedito. Si è arrivati così a radere al suolo per intero il capannone lungo viale Vittoria. Oggi tocca invece agli uffici, di fronte alla rotatoria su con via Zotti. Verrà così abbattuto stamattina l'ingresso della ex Alpe, quello con l'insegno, simbolo storico della fabbrica. Questo pomeriggio la viabilità potrebbe essere già ripristinata. Bisognerà invece attendere la settimana prossima per la riapertura del marciapiede. Il lavoro della Bianchi non sarà però finito qui. Macchinari ed operai avranno da fare per circa due settimane, nell'area di cantiere ormai rasa al suolo, per separare i materiali delle macerie - legno, ferro, metalli, plastica ed inerti. Si chiude così la storia della fabbrica, sorta tra gli anni Cinquanta e Sessanta, fallita e riaperta sotto forma di cooperativa di lavoratori, prima della definitiva chiusura del 1999. Se ne apre invece un'altra, tutta da scrivere, ed è la destinazione della grande area, ora vuota.
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