cinema

Entusiasmo per il film con la Gerini

Terminano oggi le riprese della pellicola, girata in varie location, tra le quali l'ex Questura. Tra le comparse anche i dipendenti delle Poste di via Gazzoletti


Katja Casagranda


TRENTO. Sarà nelle sale cinematografiche non prima di ottobre, con una traslitterazione televisiva sulle reti Rai nel 2016, “Il traduttore”, film di Massimo Natale, coproduzione italo-polacca con Claudia Gerini e il giovane Kamil Kula. Film che da poco più di un mese ha reso Trento e sobborghi set cinematografico per la pellicola, che intreccia una storia “a più piani di lettura”, come ha dichiarato la stessa Gerini oggi presso il Grand Hotel Trento in sede di conferenza stampa.

Al tavolo a presentare l’operazione filmica ha fatto gli onori di casa Trentino Film Commission, partner e ospite per la produzione della nuova pellicola che, promette il regista Massimo Natale, “restituirà dallo schermo scorci di Trento e dei panorami trentini”, di cui il cast al completo ha magnificato lo splendore e il calore.

Terminano oggi le riprese per un lavoro che ha visto varie location fra cui piazza della Mostra e l’ex questura, dove per l’occasione ha campeggiato alcuni giorni l’insegna di “Questura di polizia”, set del film che ruota attorno alla figura di un giovane rumeno, studente universitario, che per arrotondare la borsa di studio si presta, oltre che a fare il pizzaiolo, a tradurre per la polizia intercettazioni. Il colpo di scena arriva con l’incontro con la Gerini, antiquaria, che si fa tradurre un diario del marito morto in un incidente in circostanze misteriose scritto in tedesco. Come ben si conviene la trama si infittisce ed intreccia in vario modo.

“Un film che parla di integrazione”sostiene il regista Natale, e di rapporti umani e svolte di vita. Sarà il pubblico a giudicare. Intanto va registrato l’entusiasmo per le tante comparse locali che si sono prestate per garantire veridicità alle immagini, comparse che nelle riprese fatte in una giornata di intenso lavoro all’ufficio postale di via Gazzoletti sono state selezionate fra gli stessi impiegati di Poste Italiane, altro ente che ha sostenuto la produzione a fianco di Rai e sponsor privati di film. Altrettanta la curiosità per le riprese dell’altro giorno a Novaledo con tanto di fotocronaca sui social media in tempo reale per non parlare di esercenti e ristoratori che si sono trovati di fronte il fascino di Claudia Gerini.













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