baratter (Patt)

«Entro l’estate si faccia una legge inattaccabile»

TRENTO. Approvare entro l’estate «una riforma risolutiva del sistema dei vitalizi, sia per quelli in corso che futuri, sia per gli anticipi già liquidati che per le quote del Fondo Family». Per il...



TRENTO. Approvare entro l’estate «una riforma risolutiva del sistema dei vitalizi, sia per quelli in corso che futuri, sia per gli anticipi già liquidati che per le quote del Fondo Family». Per il capogruppo del Patt in consiglio provinciale Lorenzo Baratter si tratta di un obiettivo non rinviabile perché «solo un intervento forte e chiaro - avverte - può restituire credibilità alla politica».

Martedì è in programma l’incontro dei capigruppo regionali: sul tavolo la proposta Rossi-Kompatscher per riformare i vitalizi e per rimediare allo scandalo delle liquidazioni d’oro che hanno scatenato la bufera. Sarà quello il momento in cui le forze politiche tutte dovranno scoprire le proprie carte e lì si capirà quali sono le prospettive della riforma. Se l’accordo in consiglio tra maggioranza e minoranze è possibile, come ha sostenuto il presidente del consiglio Diego Moltrer, o se si prospetta battaglia. Non solo. Si capirà anche se ci saranno - come preannunciato dallo stesso Moltrer - altre consulenze ad esperti di diritto prima di stendere il disegno di legge.

Intanto il capogruppo del Patt accelera. Eletto lo scorso ottobre, Baratter prova ad uscire dall’angolo in cui lo scandalo ha relegato tutti, ex e attuali consiglieri. «Dev’essere chiaro - spiega - che la questione dei vitalizi non nasce nel 2012, ma è il risultato di leggi approvate nel corso dei decenni i cui effetti emergono in modo devastante oggi. La proposta della giunta regionale è un buon punto di partenza, alla quale il Patt porterà il proprio contributo per realizzare un disegno di legge che deve produrre gli effetti incisivi attesi in particolare sul pregresso e soprattutto essere inattaccabile per far fronte agli inevitabili ricorsi». E per questo, avverte Baratter, «è necessario raccogliere anche il parere dei massimi fiscalisti e costituzionalisti». Insomma il parere Nogler non basta. Quanto al futuro, il capogruppo Patt dice sì all’abolizione «dell’ultimo privilegio rimasto» ovvero i contributi pensionistici a carico della Regione. Ma ricorda: «La nostra è la Regione con gli emolumenti più bassi. La politica non può diventare appannaggio di pochi privilegiati che se lo possono permettere o lo fanno come secondo lavoro».(ch.be.)













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