Emergenza finita. Borrelli: «Grazie del vostro lavoro» 

Il capo della Protezione civile nazionale ieri ha sorvolato il territorio per rendersi conto della devastazione. Fugatti: «Una stima dei danni è ancora prematura»



TRENTO. Mentre la protezione civile trentina, ieri, ha dichiarato cessata l’emergenza meteo in Trentino si ritorna lentamente alla normalità. È notizia di ieri che il numero degli sfollati è sceso a 51, tutti a Dimaro. Sul versante dei trasporti si segnala invece un aggiornamento di Trentino Trasporti: oggi riapre la tratta ferroviaria Malé–Mezzana, dalle 8.45 alle 17.40. Sulla linea resta ancora attivo nel week end il servizio sostitutivo, con l'autobus, da Mezzolombardo a Malè. Da lunedì è possibile che venga ripristinato il transito dei treni sull'intera tratta. Altrimenti verrà mantenuto il servizio sostitutivo da Mezzolombardo a Cles. Da Cles a mezzana verrà ripristinata la tratta ferroviaria.

Alle ore 17.30 di ieri le tratte stradali chiuse al traffico in Trentino erano 29, la mattina 35. La situazione, dunque, continua ad evolversi positivamente. È stata, in particolare, riaperta la SP 71 Fersina -Avisio in località Stramentizzo. Fra le chiusure, invece, quelle riguardanti la SS 50 del passo Rolle: da Siror verso San Martino di Castrozza, sul lato meridionale, e da Bellamonte a Paneveggio sul lato settentrionale.

Ieri intanto ha visita al Trentino il capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli che - accompagnato dal governatore eletto Fugatti e da quello uscente Ugo Rossi - ha sorvolato in elicottero le zone più colpite del territorio, incontrando poi a Dimaro i soccorritori. « Il Trentino ha agito con tempestività e competenza nel momento dell’emergenza, offrendo ai cittadini la risposta adeguata ai bisogni. A voi va il ringraziamento personale e dell’intera nazione per quanto avete fatto e per l’impegno che metterete nell’opera ricostruzione» - ha sottolineato Borrelli, nel corso della riunione con la Protezione civile del Trentino. Secondo il governatore Maurizio Fugatti è ancora prematura una stima dei danni che dovrà essere fatta nel più breve tempo possibile così da consentire alla nuova giunta provinciale di decidere le misure da attuare, dopo la dichiarazione dello stato di calamità pubblica del precedente esecutivo.













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