Elisoccorso notturno dal primo luglio
Sarà attivato come conseguenza della chiusura del servizio di chirurgia di emergenza notturna e festiva del San Lorenzo
BORGO. Il ridimensionamento del servizio di chirurgia d’emergenza notturna e festiva al San Lorenzo di Borgo va avanti. A comunicarlo di sindaci della Bassa Valsugana e Tesino è stato, nel tardo pomeriggio di ieri, l’assessore provinciale alla salute Ugo Rossi. Assessore che ha ribadito che il provvedimento riguarderà tutti gli ospedali periferici del Trentino nell’ambito di una politica di contenimento della spesa e della razionalizzazione dei servizi all’interno delle quali le emergenze faranno capo sugli ospedali di Trento e Rovereto. Rossi ha quindi annunciato che per far fronte alle eventuali emergenze notturne dal primo luglio prossimo sarà attivato anche a Borgo il servizio di elisoccorso, mentre in cambio della soppressione di chirurgia d’emergenza notturna al San Lorenzo verrà implementata l’attività “in elezione”, ovvero gli interventi programmati.
Al termine della riunione il sindaco di Borgo, Fabio Dalledonne sottolinea: «Non sono deluso, ma comunque un po’ perplesso. L’assessore Rossi e il direttore dell’Azienda sanitaria Flor, ci hanno presentato il loro progetto e le loro ragioni per quella che definiscono la razionalizzazione del servizio di chirurgia. Non posso dire che sia tutto sbagliato, ma mi fa sempre specie che ogni cosa inizi sembra da Borgo». Poi Dalledonne spiega che «ci sono stati presentati i numeri degli interventi d’urgenza notturni effettuati lo scorso anno: 5 a Borgo, 2 ad Arco, 9 a Tione e Cavalese, 34 a Cles. Ci hanno poi detto che a Borgo dal 2006 sono aumentate le unità operative. In chiave razionalizzazione di chirurgia, ci hanno fatto intendere, che in ballo ci sono San Lorenzo e Tione».
Il sindaco di Borgo quindi torna sulla questione dei risparmi. «Francamente mi rimane forte il dubbio che sia sul medico reperibile che si compiono i risparmi». E dopo aver ricordato che «anche il coordinatore dei sindaci, Iseppi, è intervenuto nella riunione (a porte chiuse, ndr) sottolineando che la sperimentazione non deve riguardare solo e sempre il nostro ospedale», e che «una partita comunque si chiude visto che Flor ci ha comunicato che arriverà un nuovo ortopedico», Dalledonne sottolinea che «la Bassa Valsugana ha la necessità di essere rappresentata a Trento. In autunno in Provincia la nostra valle dovrà saper portare almeno un paio di rappresentanti, ne abbiamo bisogno a prescindere dagli schieramenti politici di appartenenza. Dobbiamo poter dire la nostra».
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