Ecco il dissuasore di velocità che funziona
Lavis, con l'arrivo delle colonnine arancione tutti rallentano e non scattano le multe
LAVIS. Li chiamano "speed check", controllori di velocità. Sono scatolette arancioni ai lati della strada, ben visibili, nei quali possono nascondersi dei rilevatori di velocità, dei veri e propri autovelox. Diciamo "possono", perché non sempre ci sono. Solo a volte, a rotazione. Ma l'automobilista non lo può sapere. L'obiettivo? Indurre il guidatore a rispettare i limiti di velocità. E questo obiettivo il comune di Lavis lo ha ottenuto, anche con grande soddisfazione.
Lavis, primo comune ad installarli già un anno fa, sta ricevendo sempre più contatti da altre amministrazioni comunali, decise a seguire il suo esempio. Sul territorio comunale sono stati installati cinque controllori di velocità: due sulla strada che porta a Pressano e tre sul Lungo Avisio. «E subito hanno ottenuto l'effeto voluto - commenta l'assessore Lorenzo Lorenzoni - a Pressano erano necessari, su quella via c'è un traffico piuttosto intenso e le auto viaggiavano a velocità sostenuta. Ora non è più così, gli speed check hanno un effetto psicologico sul guidatore e lo inducono ad andare piano».
La conferma arriva anche dal comandante della polizia municipale, Marco Zatelli. «Non abbiamo elevato alcuna contravvenzione per eccesso di velocità, da quando ci sono gli speed check - commenta - non ci sono sempre i rilevatori all'interno delle scatolette arancioni, facciamo dei servizi specifici ogni tanto, insomma, gli speed check hanno avuto un effetto apprezzabile».
Tanti, dunque, i vantaggi di questo sistema. «L'automobilista diventa "protagonista" - commenta l'assessore - è lui che decide se guidare veloce anche davanti allo speed check, e quindi rischiare una eventuale multa. Con i semplici autovelox l'automobilista si sente invece un po' vittima. Inoltre il sistema produce anche un vantaggio economico: si evitano di realizzare ulteriori strade e varianti per deviare il traffico veloce».
E ora il Comune pensa di allargare l'esperimento ad altre strade, dove il traffico è più intenso. Con ogni probabilità vedremo presto comparire le colonnine gialle ai lati di via Cembra.