Ecco i saldi, “salvagente” del commercio

Il mercato è in forte difficoltà e conta sugli sconti per ripartire. Assonet: «Abbiamo negozi che hanno i magazzini pieni»


di Luca Pianesi


TRENTO. Parte domani la stagione dei saldi trentini, nella maggior parte dei negozi di abbigliamento e calzature della provincia. Un “salvagente” lanciato ad un settore, quello del commercio, in forte crisi e in grandissime difficoltà. E forse anche per questo il Trentino anticipo rispetto al resto dell’Italia, dove si dovrà attendere ancora per una settimana, fino al 6 e al 7 luglio, per trovare i primi sconti. E sono tante le speranze dei commercianti trentini che contano proprio nell’effetto “saldi” per rilanciare un mercato che stenta a decollare.

«Il settore dell’abbigliamento - spiega Gianni Gravante vicepresidente nazionale di Federmoda, della Confcommercio - assieme a quello dell’hi-tech e delle automobili è quello più in sofferenza. Le famiglie trentine stanno facendo tante rinuncie ed è proprio sul vestiario e le calzature che vanno a spendere di meno. Poi c’è il problema del meteo. L’estate non arriva e quindi i cittadini sono meno incentivati a cambiare il guardaroba e a rinnovare il loro armadi. Per questo siamo molto fiduciosi nei saldi, perché sappiamo che smuovono sempre il mercato». «Molti commercianti – aggiunge Luca Roman, presidente di Assonet (Associazione negozianti trentini di Confesercenti) - hanno i magazzini pieni. Partiti fiduciosi, aspettando una stagione interessante che non si palesata, ora sperano di recuperare. Lo abbiamo ripetuto molte volte: per far ripartire l'economia è necessario che si rimetta in moto la capacità di spesa delle famiglie. L'augurio è che i prossimi due mesi siano positivi per tutti: per chi vende e per chi acquista».

Il mondo dei saldi, in Trentino, in realtà è liberalizzato. Dunque, tecnicamente, ogni negozio può autogestirsi e fissare sconti e promozioni in qualsiasi momento dell’anno. «Ma la data di domani resta importante - prosegue Gravante - perché grazie anche a una buona concertazione siamo riusciti a coordinare la gran parte dei negozi trentini. Ci sarà qualche negozio che farà partire i saldi in un secondo momento o che magari li ha già fatti partire, ma la stragrande maggioranza inizierà domani e comunque, proprio grazie alla legge che ha liberalizzato il mercato ci permette di anticipare il via rispetto al panorama nazionale, conformandolo maggiormente alle esigenze trentine. In media, abbiamo stimato, che le famiglie spenderanno circa 150 euro in più in questi due mesi. Meno rispetto ai saldi invernali, quando la spesa si aggira sui 200 euro, ma comunque parliamo di cifre considerevoli che smuovono il mercato e ridanno fiato ai nostri negozianti». E una buona notizia, per i commercianti, è arrivata, negli scorsi giorni, anche dal Roma. «Il mancato aumento dell’Iva - spiega il vicepresidente nazionale di Federmoda - permette di non erodere risorse importanti in questo momento di, speriamo, rilancio del mercato». E anche il presidente di Assonet Trentino concorda: «La difficoltà dei commercianti in sede fissa è innegabile e palese e lo stop all'aumento dell'Iva in occasione della partenza dei saldi è stata scongiurata. Questo - aggiunge Roman - non allenta le nostre preoccupazioni per un settore fortemente colpito dalla crisi». Tutti aggrappati al “salvagente” dei saldi, dunque, sperando che il mercato riparta e si veda presto la “riva”.













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