«E’ ora di unire le parrocchie di Tione»

L’annuncio del decano don Olivo Chiocchetti nel giorno del commiato. L’onere spetterà a don Ferdinando Murari


di Ettore Zini


TIONE. Per la parrocchia di Tione è tempo di avvicendamenti. Ieri nel capoluogo giudicariese si è consumato il rito del commiato: don Olivo Chiocchetti, decano di Tione dal 2004, si è congedato con i suoi parrocchiani. Lo sostituirà il prossimo 13 di ottobre don Ferdinando Murari, proveniente da Nago e Torbole.

La chiesa era stracolma di fedeli. Sulle finestre dell’oratorio spiccavano palloncini multicolori e scritte a caratteri cubitali con “Grazie don Olivo”. Mentre ad attenderlo sul sagrato c’era la banda sociale. Vicentino di origine (è nato a Pedemonte nel 1938), ordinato sacerdote a Trento nel 1965, era arrivato a Tione, in sostituzione di don Alessandro Lutteri, ora parroco di Mezzolombardo. Oggi, dopo due lustri di onorato servizio nella parrocchia dedicata Santa Maria Assunta e a San Giovanni Battista, anche per lui è arrivato il turno di fare le valigie. Meta Trento nella Casa del Clero, a disposizione della Curia. Ancora una decina di giorni per accommiatarsi dai suoi parrocchiani. Già prefetto di seminario a Milano, parroco a Lavis, Fiera di Primiero e Mezzolombardo, don Olivo ha svolto la sua missione con grande disponibilità. Per dieci lunghi anni è stato ministro di Dio e attento curatore di anime nel capoluogo delle valli Giudicarie. Ieri il saluto. La chiesa stracolma, gli inni dei cori parrocchiali e il saluto delle autorità (è toccato al vicesindaco Eugenio Antolini, in vece del primo cittadino in viaggio di nozze, a esprimere al sacerdote la riconoscenza della comunità tionese), il congedo. A suggellare la giornata di festa gli ottoni della banda di Tione.

«Stare con voi è stato molto bello - ha detto don Olivo durante l’omelia - ho gioito, ma anche condiviso con sofferenza i momenti che hanno colpito la comunità». Poi il lascito: «La mia non è una fuga - ha aggiunto - ma un lasciare spazio a chi è più giovane di me. Sarà il nuovo parroco ad affrontare anche il discorso della fusione delle parrocchie della Busa».

Dall’Alto Garda arriva un nuovo servitore di Dio. Per anni è stato curato delle parrocchie di Nago e Torbole. Per lui sarà un’esperienza tutta nuova che lo porterà a conoscere i cristiani di una delle parrocchie (un tempo una delle 7 Pievi delle Gudicarie) più popolose e devote di tutta la valle. Ma anche il compito di concretizzare l’unione pastorale delle parrocchie della Busa. L’eredità lasciatagli dal suo predecessore.

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