Durnwalder: «Non mi ricandido, ma non vedo mio successore»
Le esternazioni ferragostane del governatore dell’Alto Adige. «Mi dispiacerà lasciare la presidenza, ma di certo non ne morrò»
FALZES (BOLZANO). In una forma più determinata del solito il governatore Luis Durnwalder ha detto nell’incontro di Falzes che non si ripresenta nel 2013. Durnwalder, che ha criticato la decisione del partito di riservare la scelta a delle primarie, ha detto di non intravvedere ancora un suo successore. Il presidente non ha escluso che il partito possa presentare una rosa di personaggi da sottoporre all’elettorato nel 2013. Per la prima volta Durnwalder ha ipotizzato un suo futuro da non-presidente. «Se mi verrà richiesto - ha detto - potrei fare parte di un gruppo ristretto di persone chiamate ad affrontare i numerosi e difficili problemi che questa fase di crisi propone». Ad un cronista che gli chiedeva se gli dispiacerà lasciare la presidenza dell’Alto Adige, Durnwalder ha risposto: «Mi dispiacerà, certo, come dispiace a tutti lasciare il proprio lavoro, ma di certo non ne morrò».
Sul finanziamento dell’autonomia la situazione è difficile ma il governatore Luis Durnwalder vede cauti segnali da parte del commissario Enrico Bondi, incaricato della spending review. «Il governo afferma - dice Durnwalder- che il suo è un incarico puramente tecnico e quindi non parla dell’autonomia che è invece un aspetto politico. Ma ci sono segnali da parte di Bondi». Durnwalder sottolinea che l’Alto Adige è disposto ad assumersi nuove competenze tra cui la Rai e le Poste.