Due liste in corsa per il Municipio

Livo, “Montagne” candida Ferruccio Zanotelli, mentre “Orizzonti” punta su Maria Elena Beltrami


di Giacomo Eccher


LIVO. Due candidati sindaci e due liste in lizza a Livo alle elezioni del 16 novembre per decidere la nuova amministrazione. Pronta da qualche giorno, e depositata l'altro ieri, la Lista Civica con simbolo “Montagne” guidata dal candidato sindaco Ferruccio Zanotelli, sul filo di lana quasi allo scoccare del mezzogiorno di ieri la seconda formazione denominata “Orizzonti” che candida a primo cittadino Maria Elena Beltrami.

Nella civica “Montagne” tutti volti nuovi ad iniziare dal candidato sindaco Ferruccio Zanotelli, 62 anni, pensionato e già dirigente Melinda, dove era responsabile della qualità della produzione melicola. I candidati consiglieri sono Filippo Zanotelli, Roberto Zanotelli, Willi Zanotelli, Mattia Agosti, Letizia Agosti, Nicola Conter, Licio Benedetti, Rudi Rodegher, Oskar Kollmann, Patrizia Dallatorre, Plancher Patrizia e Antonio Vender.

Con Maria Elena Beltrami, biologa e docente all'Istituto Comprensivo di Malé corrono Rosaria Aliprandini, Monica Zanotelli, Claudia Rodegher. Mauro Bisoffi,Cristian Capobianco, Roberto Dipinto, Michele Zanotelli, Sergio Vender, Luigi Conter e Diego Conter. Tutti volti nuovi tranne gli uscenti Cristian Capobianco, consigliere di maggioranza, e Rosaria Aliprandini, già assessore alla cultura dell'ultima amministrazione del sindaco Franco Carotta fino al commissariamento avvenuto lo scorso aprile per dopo una serie di dimissioni che di fatto avevano sfiduciato il primo cittadino. Da allora il Comune è affidato alle cure dell'ex sindaco di Revò, Walter Iori, nominato commissario dalla Giunta provinciale per preparare le elezioni.

«Due liste sono un bel segnale per la comunità, vuol dire che c'è voglia di partecipare ed è scongiurato il rischio che con una compagine unica non si raggiungesse nemmeno il quorum per la validità della consultazione» - il commento di Iori. Fino all'ultimo sembrava che a correre a Livo per la guida del comune fosse il solo Ferruccio Zanotelli, che non ha trascorsi amministrativi così come i candidati consiglieri della sua lista.

A causare la chiusura anticipata dell'amministrazione Carotta erano state le dimissioni in blocco di otto consiglieri, i cinque di minoranza e tre ex assessori, Luciano Fanti (già vicesindaco), Rosaria Aliprandini e Gianantonio Agosti. Carotta, avendo alle spalle già tre mandati da primo cittadino, non poteva ricandidarsi, ma già in aprile aveva dichiarato la sua intenzione di passare la mano. A provocare il “fuggi-fuggi” dalla maggioranza era stata la vicenda del cantiere del nuovo plesso scolastico, un’opera rimasta ferma per anni dopo il fallimento della ditta appaltatrice.

Per sbloccare il cantiere l'amministrazione Carotta era subentrata alla ditta fallita nella titolarità del cantiere per permettere il riavvio delle opere con le tre imprese subappaltatrici già attive in loco. Motivazioni inconsistenti per Carotta per il quale a causare la crisi era stata la sua volontà di dare voce e spazio alle giovani leve. Una scelta che a qualcuno non era andata a genio.

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