Don Milani, il dirigente sfida ancora le famiglie

Le 200 firme contrarie alle ore facoltative al pomeriggio non scoraggiano Miato Che ora ripropone un questionario per valutare ancora il cambio di orario


di Roberto Gerola


PERGINE. L’anno scorso, era stato raggiunto un accordo poi mantenuto in settembre: alle scuole elementari “Don Milani”, le ore facoltative erano al mattino, con i pomeriggi occupati dal tempo pieno dal lunedì al venerdì. Poi, era cambiato il dirigente scolastico. E il braccio di ferro era iniziato. Ora è annunciato un nuovo sondaggio.

Le tesi contrapposte vedevano i docenti con i genitori a larghissima maggioranza condividere questo “modulo” (ore facoltative al mattino dei giorni di martedì e mercoledì) e appunto pomeriggi occupati dal lunedì al venerdì. Gli stessi ne facevano (e ne fanno) anche una questione soprattutto di “qualità”. In totale sono 40 ore in settimana, 10 delle quali occupate dal pasto in mensa e dal gioco dopo mensa, che si riducono a 30 a fronte delle 26 obbligatorie e 4 facoltative. Ma il nuovo dirigente Lidio Miato era (ed è) di ben altro avviso.

Lidio Miato sostiene, infatti, ancora una volta che «le 40 ore sono troppe per un bambino e che le ore facoltative al mattino non svolgono una reale funzione e utilità. È, infatti, impensabile che i genitori ritirino il figlio alle 10 per poi riportarlo alle 12. Con le ore facoltative al pomeriggio, ai genitori è lasciata la libertà di scelta di tenere a casa o meno i propri figli nei pomeriggi con le ore opzionali - facoltative». Dalla sua c’è anche una direttiva della Provincia.

La storia della vicenda ha registrato un primo sondaggio effettuato dal dirigente che veniva giudicato dagli organi collegiali sostanzialmente viziato per le domande formulate, il metodo adottato, ma anche le interpretazioni date ai risultati. Poi c’era stata una riunione dei genitori di bimbi al primo anno di scuola nei confronti dei quali, secondo alcuni rappresentati degli organi collegiali, erano state impostate le cose in maniera non corretta. Tanto che era partita una lettera, firmata da 200 genitori (il 91% degli interessati) che contestava il tutto appoggiando invece la tesi delle ore facoltative al mattino e non al pomeriggio. Tra l’altro più di un genitore aveva anche ricordato che era praticamente impossibile trovare il tempo o i familiari disponibili per recarsi a scuola alle 10, ritirare i bimbi e riportarli alle 12, così come sarebbe spesso difficoltoso tenersi i casa i figli nei pomeriggi con le ore facoltative. La lettera è stata consegnata alla dirigenza in questi giorni.

La stessa dirigenza ha appunto adesso annunciato il nuovo sondaggio preparato dal nucleo interno di valutazione. Si vuole in sostanza appurare quante sono le realtà familiari interessate alle ore facoltative spostate al pomeriggio. Dell’analisi dei risultati si occuperà il consiglio dell’istituzione che sarà anche chiamato a decidere.

Sul fronte delle scuole elementari (e medie) c’è anche un’altra novità: la “certificazione delle competenze” anche per gli studenti che lasciano la scuola media (Pergine 1) e cioè i 130 delle scuole “Andreatta”.

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